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Al setaccio la casa del delitto,
trovato il sangue di Ilaria sulle scale
Nel passato di Tarik abusi su una 20enne

OMICIDIO A OSIMO - I carabinieri del Sis sono tornati nell'abitazione in cui la 41enne è stata uccisa ieri. Oggi pomeriggio è stata fatta l'autopsia, fissata a gran velocità. Il marito della vittima ha riportato una condanna per violenza sessuale

I carabinieri del Sis sul posto

di Alberto Bignami

Nuovo sopralluogo dell’Arma all’interno dell’abitazione di via Montefanese 146 a Osimo, dove ieri mattina è stato trovato il cadavere di Ilaria Maiorano, la 41enne per la cui morte è accusato di omicidio volontario aggravato il marito Tarik El Ghaddassi, marocchino di 41 anni.

Tarik El Ghaddassi

Poco dopo le 13, nel casolare posto sotto sequestro, sono arrivati i carabinieri del Sis (Sezioni Investigative Scientifiche) della compagnia di Ancona e il magistrato Daniele Paci. Il pm è entrato nell’abitazione per avere un’idea dello scenario e quindi lasciare il luogo del delitto dopo circa mezz’ora. Sul posto sono rimasti i militari del Sis che hanno lavorato fino a poco prima delle 17, per effettuare la raccolta dei reperti che verranno successivamente analizzati, quindi fotografare le varie macchie di sangue rinvenute, anche lungo le scale. La donna, infatti, era stata trovata nel letto all’arrivo del 118 e delle Gazzella ma lo studio delle tracce ematiche servirà per capire se queste siano o meno compatibili con una caduta. L’imputato ha infatti riferito che la donna era proprio caduta dalle scale. A fare maggior chiarezza sarà invece la cartella dell’esame autoptico che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi. Questo servirà per comprendere sia l’orario della morte che la modalità con la quale è avvenuto il decesso.

Ilaria Maiorano

Saranno i due medici legali impegnati nell’autopsia, inoltre, a stabilire il preciso numero delle ecchimosi e la loro causa: caduta oppure percosse.

Autopsia che è stata fissata in tempi brevi al punto che l’avvocato di Tarik El Ghaddassi, Domenico Biasco, non ha avuto modo di nominare un consulente. Scavando nel passato del 41enne marocchino risultano esserci diversi precedenti penali quali: evasione dai domiciliari, furti, resistenza ed altro ma pure una violenza sessuale su una donna, per la quale venne condannato a 5 anni e mezzo che, con rito abbreviato, divennero 3 anni e 7 mesi.

Violenza che risale al 17 dicembre del 2016 quando El Ghaddassi e Ilaria erano già una coppia e avevano avuto la prima figlia.
L’uomo, in quell’occasione, si trovava in auto quando si offrì di dare un passaggio ad un’anconetana che all’epoca dei fatti era 20enne. I due non si conoscevano. Il marocchino, poco dopo, si appartò per cercare con insistenza un approccio sessuale per il quale però la giovane, divincolandosi, riuscì poi a fuggire. La vicenda finì in tribunale. Intanto, Tarik El Ghaddassi si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Montacuto. L’interrogatorio di garanzia si terrà venerdì, alle 11, nella casa circondariale di Ancona. La procura chiederà la convalida. Un ulteriore sopralluogo dei Sis verrà effettuato anche nella mattinata di domani.

I carabinieri del Sis sul posto

I carabinieri del Sis sul posto

I carabinieri sul posto

 

 

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