‘Camerano e la città sotterranea’,
il modello-grotte raccontato a Napoli

TURISMO - Ieri il vicesindaco Giacomo Marincioni e il prof. Ernesto Marcheggiani dell'Univpm hanno relazionato al Castello aragonese di Baia sul progetto europeo 'Underground Built Heritage as catalyser for Community Valorisation U4V Ca18110' a cui la città partecipa dal 2019

Il vice sindaco di Caneranio al convegno di Napoli

 

Ieri, venerdì 11 novembre, a Napoli il Comune di Camerano e l’Università Politecnica delle Marche sono state protagoniste del workshop “Valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio culturale del Sottosuolo”. Nella meravigliosa cornice del Castello aragonese di Baia, l’assessore e vicesindaco Giacomo Marincioni con deleghe al turismo e marketing territoriale e il prof. Ernesto Marcheggiani del Centro Interdipartimentale sul Paesaggio sono stati i relatori che hanno illustrato il caso “Camerano e la città sotterranea” all’evento organizzato in merito al progetto Europeo, Underground Built Heritage as catalyser for Community Valorisation U4V Ca18110, di cui il complesso ipogeo della città e l’università sono membri dal 2019. Ospitati da Fabio Pagano, direttore Parco Archeologico dei Campi Flegrei, e moderati dal Andreas M. Steiner, direttore Archeo e dal prof. Giuseppe Pace del Cnr-Ismed, coordinatore del progetto U4V, la giornata di incontri è stata dedicata allo scambio di esperienze tra eminenti rappresentanti del patrimonio culturale e del paesaggio italiano.

Il modello delle grotte di Camerano è stato confrontato con altri casi di successo nel panorama italiano tra cui i sotterranei di Roma-Ecomuseo del Casilino Ad Duas Lauros, La Galleria Borbonica a Napoli, La piscina Mirabilis a Bacoli e il caso elvetico del museo etnografico della Valle di Muggio. Durante lo svolgimento dei lavori sono stati illustrati casi di eccellenza in merito alla valorizzazione e alla gestione sostenibile del patrimonio culturale del sottosuolo, discutendo e confrontando modelli di gestione innovativi e di successo. Dal dibattito sono emersi gli scenari innovativi che determineranno una sempre più efficace pianificazione e gestione dei siti del patrimonio culturale e del paesaggio, permettendo di orientare le scelte e le risorse finanziarie in maniera sempre più efficace.

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