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«Nessun progetto di riqualificazione
per l’ex scuola media Leopardi»

OSIMO - Discussa in Consiglio comunale l'interrogazione del capogruppo Achille Ginnetti (Pof) che suggeriva una convenzione con l’Erap per ristrutturare l'immobile di via Michelangelo. Il sindaco Pugnaloni: «I costi di ristrutturazione sono molto elevati, se pensiamo agli indici di vulnerabilità sismica e ai vincoli della Soprintendenza sull’edificio, ma se l’Eente regionale per l'abitazione pubblica vuole investirci per realizzare appartamenti di edilizia agevolata, siamo aperti a questo tipo di collaborazione»

L’ex scuola media Leopardi di via Michelangelo a Osimo

 

Per l’edificio dell’ex scuola media Leopardi di via Michelangelo non è prevista nessuna riqualificazione. Il capogruppo di Progetto Osimo Futura Achille Ginnetti ha posto ieri la questione in Consiglio comunale interrogando il sindaco Simone Pugnaloni per conoscere il destino dell’immobile di via Michelangelo, inagibile e in degrado ormai da diversi anni.

Achille Ginnetti ieri nella Sala Gialla

«Nel documento programmatico del Piano urbanistico comunale, approvato dal Consiglio il 16 giugno scorso, l’ex scuola Leopardi non è stata inserita tra gli edifici da riqualificare nell’ambito di intervento del centro storico. Il consigliere comunale di Pof nella sua interrogazione ha suggerito una convenzione con l’Erap per ristrutturare l’ex scuola media Leopardi e realizzare degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata.

Il sindaco SImone Pugnaloni

Il sindaco ha parlato di difficoltà legate alla vulnerabilità sismica. «Per il momento – ha spiegato Simone Pugnaloni – l’Amministrazione non ha ancora valutato una nuova destinazione per l’immobile perché i costi di ristrutturazione sono molto elevati, soprattutto se pensiamo agli indici di vulnerabilità sismica. Ad esempio li abbiamo richiesti per capire se investire o meno sulla torretta del San Carlo, all’ex tribunale, e da una prima stima sembra che servano milioni di euro solamente per fare interventi strutturali per riaprire l’edificio al pubblico. A questo si aggiungono i soldi necessari per la ristrutturazione. Se la stessa ipotesi la applichiamo sulla scuola Leopardi i costi potrebbero essere simili. Però rispetto al San Carlo la scuola media ha in più i vincoli posti dalla Soprintendenza che vanno rispettati. Insomma la ristrutturazione non sarebbe facile. La nostra Amministrazione comunale rigenera e non cementifica, se l’Erap vuole investire su quell’ex scuola Leopardi per realizzarci abitazioni di edilizia agevolata, siamo aperti a questo tipo di collaborazione. Al momento però l’Erap – ha ricordato il sindaco – ha già un progetto su Osimo sull’ex scuola elementare di via Santa Lucia, per tre quarti destinata alle nuove media ‘Krueger’ e per il resto si realizzeranno appartamenti di edilizia agevolata. Conoscendo i tempi della burocrazia non so l’anno e mezzo che ci divide dalle elezioni comunali del 2024 sarebbe sufficiente a portare a compimento una eventuale operazione Erap anche per l’ex scuola Leopardi»

L’interno della scuola media Leoaprdi

Nel replicare, Ginnetti ha fatto osservare che nel Piano urbanistico comunale, però «sono state inserite strutture come l’ex Corridoni, la casa del custode di Piazza Nova, la Chiesa di Santa Maria del Carmine e le antiche fonti di Porta Musone che a mio avviso, presentano criticità simili o addirittura maggiori a quelle delle ex medie Leopardi – spiega Ginnetti-. In un’ottica di ristrutturazione pratica e materiale capisco le perplessità dell’Amministrazione, questo però non avrebbe impedito di inserire l’immobile negli ambiti potenziali di rigenerazione urbana così da renderlo nuovamente dignitoso e fruibile».

 

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