«Ancona tra i pochi capoluoghi
di regione ad avere ancora
la Polizia locale non armata»

IL SINDACALISTA Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl Polizia e Funzioni locali, plaude al progetto prospettato dal vice sindaco Giovanni Zinni di incrementare e riorganizzare il Corpo anche nelle dotazioni. «La legge prevede che per il servizio svolto dopo le ore 22, questo deve essere espletato con arma»

Vincenzo Marino

 

«Abbiamo appreso con positività, le linee programmatiche comunicate dall’Amministrazione comunale di Ancona nella persona dell’assessore e vice sindaco Giovanni Zinni, ed in particolare i progetti necessari da porre in essere per la risoluzione delle criticità che attanagliano ormai da anni il Comando della Polizia locale dorica. Incremento dell’organico, formazione, dichiarazione d’intenti per la risoluzione dell’indennità della massa vestiario, automezzi vetusti, gestione diretta delle  telecamere di sicurezza dislocate su tutto il territorio, istituzione turno notturno  e armamento». Esordisce così  la nota di Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl Polizia e Funzioni locali Marche dopo le intenzioni espresse fin dall’insediamento dal vice sindaco di Ancona di riorganizzare e incrementare l’organico, la formazione e le dotazioni per il Corpo di Pl.

«L’Ugl, su quest’ultimo argomento è stata chiara, fin dal 2018 la nostra posizione non è cambiata, la Polizia locale di Ancona deve essere armata, taser/ pistola o qualsiasi altro strumento di difesa per tutelare l’incolumità degli operatori e quella dei cittadini. – sottolinea Marino – I motivi li spieghiamo subito: in primis, per ragioni di buonsenso, ossia “come si può fare  e dare sicurezza se chi la dovrebbe garantire  lavora lui stesso  in condizioni insicure?“, Secondo motivo: la legge prevede che per il servizio svolto dopo le ore 22, questo deve essere espletato con arma, ed infine ma non per importanza, Ancona, è tra i pochi se non l’unico capoluogo di regione ad avere un Corpo di Polizia locale non armato, basti pensare che al cambiamento del contesto socio culturale del nostro territorio registrato negli ultimi 20 anni, non è corrisposto un adeguamento professionale e formativo della nostra Pl. Il nostro auspicio – conclude il segretario regionale Ugl – è che si continui su questa strada,  ricordando che la Polizia Locale,  è il “biglietto da visita” dell’Amministrazione comunale».

 

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