
Francesco Rubini
di Antonio Bomba
Su Portonovo e tutti i suoi problemi interviene oggi Francesco Rubini, capogruppo consiliare in comune per Altra Idea Di Città.
Il riassunto del suo messaggio è che per lui Portonovo non deve trasformarsi in «un’enclave per pochi facoltosi».
Il comunicato si apre con un po’ di umorismo: «Il dibattito su Portonovo è un po’ come il dibattito sul che fare a capodanno. Una specie di mantra a cui, quasi sempre, segue un nulla di fatto o una soluzione di ripiego. Per quanto riguarda – Rubini prosegue motivando la sua affermazione – il gioiello naturalistico dorico, la verità è che nessuno ha il coraggio di dire che, per conformazione, caratteristiche eco-sistemiche e peculiarità urbanistiche, la spiaggia è inadatta a sopportare i carichi antropici a cui il turismo di massa vorrebbe sottoporla. Ed è altrettanto chiaro che la soluzione non può certo essere quella di ricoprire l’intera superficie agricola a monte di parcheggi con un insopportabile impatto paesaggistico».
Da qui l’idea che è stata al centro di tutto il loro programma elettorale, L’Area Marina Protetta: «Come diciamo da tempo sarebbe ora di cambiare paradigma lavorando per valorizzare un modello di turismo sostenibile e naturalistico, riprendere immediatamente il progetto dell’Area Marina Protetta, interdire al traffico privato la baia, costruire un sistema integrato di trasporto pubblico per raggiungere la spiaggia, ripristinare e implementare la mobilità pedonale e dolce. Di certo non è possibile permettere a nessuno di trasformare Portonovo in una enclave a sola disposizione di turisti facoltosi dotati di un pass privato di accesso. Fruizione pubblica – è la conclusione – e tutela ambientale prima di tutto».
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