Ordinanza anti-rumore per il centro storico di Osimo. Con l’intenzione di tutelare il principio del rispetto del silenzio e della quiete pubblica, l’ha firmata ieri, 17 luglio, il dirigente del Dipartimento del Territorio, Roberto Vagnozzi, per stabilire gli orari in cui è possibile eseguire attività rumorose nel salotto cittadino dove, per conformazione dei luoghi, rimbombano in maniera amplificata anche solo le voci ed i passi di chi cammina in certi momenti del giorno e della notte. Un concetto spesso difficile da comprendere per chi non risiede nelle piazze, nei vicoli e nelle strade dentro le mura storiche. Richiamando le precedenti ordinanze sul problema e considerata «la volontà dell’Amministrazione comunale di riproporre la limitazione degli orari delle attività rumorose per i giorni festivi e per il pomeriggio del sabato» l’ordinanza ha applicato solo una piccola modifica oraria nel pomeriggio feriale, «al fine di eliminare una incongruenza con i limiti orari autorizzabili in deroga presenti nelle tabelle del Piano comunale della Classificazione Acustica del 2006».
L’atto pertanto consente l’emissione acustica «per attività lavorative di tipo edilizio nella seguente fascia oraria: giorni feriali o mattino dalle ore 7,30 alle ore 13; o pomeriggio dalle ore 15 alle ore 19»; con esclusione del sabato pomeriggio e nel rispetto del decreto ministeriale sui limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno del 1991 a seconda delle diverse zone territoriali. Nei giorni festivi è fatto divieto di emissioni acustiche.
L’ordinanza consente inoltre l’emissione acustica «per attività connesse all’erogazione di servizi per il tempo libero e/o per attività ricreative nella seguente fascia oraria: giorni feriali o mattino dalle ore 7,30 alle ore 13; o pomeriggio dalle ore 15 alle ore 20,30; con esclusione del sabato pomeriggio» (nei limiti fissati dallo stesso decreto del 1991 a seconda delle diverse zone territoriali) e fa divieto nei giorni festivi di emissioni acustiche. I contravventori saranno puniti a norma di legge. (LEGGI l’ordinanza).
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