
Mauro Coltorti riceve il prestigioso riconoscimento Honorary Life Fellowship dell’aassociazione Iniqua
Assegnato al professor Mauro Coltorti di Jesi, il prestigioso riconoscimento Honorary Life Fellowship (membro onorario a vita), ieri, durante il Congresso dell’Inqua (associazione internazionale per lo studio del Quaternario), tenutosi a Roma dal 13 al 20 luglio. Prima di essere eletto senatore per il Movimento 5 Stelle, Coltorti ha lavorato infatti a lungo sia nel campo della ricerca che dell’attività organizzativa, per la crescita di questa associazione che si occupa di stabilire le variazioni del clima, della vegetazione, della fauna e più in generale dell’ambiente negli ultimi 2,5 milioni di anni.
Investiga anche la genesi ed evoluzione del genere Homo, delle tecniche di sussistenza umane e dell’impatto di queste tecniche sull’ambiente. Un tema prominente delle ricerche sono stati i cambiamenti climatici, sia prodotti per cause naturali che indotti da interventi antropici, come quelli verificatisi negli ultimi secoli che si stanno intensificando esponenzialmente negli ultimi decenni. Mauro Coltorti è stato infatti presidente della Commissione di Stratigrafia dell’Associazione (Saccom) e, prima ancora vice presidente e poi presidente della Seqs, la commissione che si occupa degli eventi manifestatisi nel continente europeo.
Questo importante riconoscimento per il contributo apportato alla conoscenza della materia è stato assegnato ad altri due scienziati, una italiana la professoressa Laura Sadori, dell’Università di Roma La Sapienza, ed il professore Allan Ashworth, della North Dakota State University di Fargo.«Ho appreso con emozione ed orgoglio da colleghi di essere stato scelto – commenta in una nota Mauro Coltorti -. Certamente non avrei potuto ottenere questo riconoscimento senza il supporto del Dipartimento di Scienze Ambientali, Fisica e della Terra dell’Università di Siena dove ho insegnato per tanti anni e senza il supporto per la ricerca ottenuto sia dall’Università di Siena, dal Ministero dell’Università e Ricerca e dalla Comunità Europea».
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