«Estate senza emergenza idrica in provincia,
le piogge hanno coperto i deficit»

IL PUNTO - Daniele Nardi del servizio tecnico dell'Aato 3: «Al momento si riesce a coprire i fabbisogni. Ma le sorgenti stanno iniziando ad abbassarsi nel livello di portata». E si pensa la futuro: «Stiamo lavorando molto nel territorio di Cingoli che ha interessanti potenzialità idriche, e c’è un progetto di un nuovo potabilizzatore a valle del lago di Caccamo. Previsti interventi pure per l’approvvigionamento di Montecosaro. Porto Recanati e Civitanova non andranno in difficoltà idrica: risolto un problema che si era creato a Villa Potenza»
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L’Ato 3 è responsabile del servizio idrico nella provincia di Macerata e nei comuni di Osimo, Castelfidardo, Filottrano e Numana nell’Anconetano

 

di Mauro Giustozzi

Un caldo asfissiante, consumi elettrici ma anche di acqua che crescono nel territorio. Ma l’estate 2023 nel Maceratese non sarà nel segno dell’emergenza idrica che, invece, potrebbe arrivare a fine stagione qualora la siccità si prolungasse per troppo tempo. Questo non significa però che non bisognerà fare attenzione ai consumi idrici e che qualche isolata criticità potrebbe registrarsi nei piccoli borghi o frazioni che hanno maggiore difficoltà ad approvvigionarsi di acqua.

«Nei giorni scorsi c’è stato un summit dell’osservatorio di crisi dell’Appennino centrale – spiega l’ingegnere Daniele Nardi del servizio tecnico di Aato 3, che monitora il nostro territorio – e la situazione che ci riguarda è inquadrata in una severità idrica di livello basso. Questo significa che al momento si riesce a coprire i fabbisogni e non ci sono emergenze immediate. Le piogge abbondanti di maggio e giugno hanno coperto il deficit che derivava dai mesi precedenti privi di precipitazioni. Nell’immediato crisi idriche nei nostri territori non ce le aspettiamo. C’è anche da dire, però, che monitorando mensilmente le sorgenti stiamo osservando che stanno iniziando ad abbassarsi nel livello di portata: questo significa che il momento più critico non è oggi ma a fine estate. Quando il riempimento delle falde, incremento della disponibilità arrivata grazie alle piogge di primavera, andrà scemando ci potremo trovare in difficoltà: cosa che accade di solito in settembre-ottobre, ma non è detto che questo non possa avvenire anche magari a fine agosto se le temperature resteranno così alte e non ci saranno piogge consistenti».

Dunque una situazione idrica al momento sotto controllo ma che i tecnici dell’Aato 3 osservano pronti ad intervenire se sarà necessario. «Noi stiamo già predisponendo alcuni accorgimenti – prosegue Nardi – come le interconnessioni di reti o attivazioni di pozzi non utilizzati o potenziamento di sistemi di potabilizzazione dell’acqua in modo da poterla poi mettere in rete. L’altro messaggio da far giungere alla popolazione è che non bisogna sprecare un bene prezioso come l’acqua: oggi non siamo in emergenza ma ci potremmo ritrovare in difficoltà tra qualche mese. Siamo comunque pronti ad intervenire con il rifornimento dei serbatoi di piccole frazioni o borghi che sono quelli più a rischio razionamento o chiusure notturne perché hanno approvvigionamenti più limitati e sono isolati. Altro discorso poi riguarda interventi strutturali che sarà necessario prendere per affrontare un futuro dove il bene acqua sarà sempre più importante».

caldo-1-650x433L’Aato 3 è sempre alla costante ricerca di nuove fonti di approvvigionamento idrico che vanno dagli invasi a nuove sorgenti e pozzi che possono contribuire ad incrementare la disponibilità del bene acqua. «Stiamo lavorando molto nel territorio di Cingoli che ha interessanti potenzialità idriche, c’è un progetto di un nuovo potabilizzatore a valle del lago di Caccamo – afferma ancora Nardi – opere che hanno un costo rilevante, segnalate già al Commissario straordinario alla siccità. Allo stesso modo il potenziamento degli accumuli come accade al lago di Castreccioni da dove preleviamo acqua portata poi al potabilizzatore e qui c’è un progetto di raddoppio della vasca che conserva l’acqua prima della immissione in rete. Previsti interventi pure per l’approvvigionamento di Montecosaro dove c’è l’ipotesi di riattivare un pozzo già esistente. Anche le città della costa come Porto Recanati e Civitanova non andranno in difficoltà idrica in queste settimane: questo anche perché è stato risolto un problema che si era creato a Villa Potenza su una conduttura dell’Acquedotto del Nera che adesso è tornata a regime assicurando per quantità e qualità l’acqua ai comuni della vallata e della costa». Sullo sfondo resta però la querelle del mancato completamento della rete dell’Acquedotto del Nera un’opera strategica che fu progettata alla fine degli anni ’70 ma che ancora non ha visto ultimazione, che attualmente arriva fino ad Osimo e Macerata, che avrebbe una portata di 550 litri/secondo ma ne carica solamente 200. Per non parlare poi del faraonico progetto ‘Anello dei Sibillini’, un piano importante e ambizioso risalente al 2019 che per cercare di risolvere l’annoso problema della mancanza d’acqua vuole unire i vari sistemi idrici del sud delle Marche, dal Musone al Tronto, e intervenire dove si verifica una situazione di scarsità dell’approvvigionamento idrico. Tra gli obiettivi dell’opera il collegamento della rete idrica tra Castelfidardo e i comuni della costa maceratese, come Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova, e un nuovo sistema di captazione per il Tronto. Un progetto che richiede, d’altro canto, ingenti fondi, 450 milioni di euro stimati, e tempi molto lunghi per la sua ultimazione.

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