
Carlo Mazzone
di Andrea Ferretti
Il mondo del calcio è in lutto. Ascoli, e non solo, è in lutto. E’ morto oggi, nelle primissime ore del pomeriggio Carlo Mazzone. E’ deceduto nella sua casa di Ascoli nella zona di Monteverde a Porta Romana, dove viveva da molti anni con la moglie Maria Pia, sempre circondato dall’affetto dei figli Sabrina e Massimo e da quello dei nipoti e dei pronipoti.
Aveva compiuto 86 anni lo scorso 19 marzo, era nato a Roma nel 1937, ma era ascolano d’adozione a tutti gli effetti come ha recentemente testimoniato la cittadinanza onoraria che gli è stata conferita dall’Amministrazione comunale di Ascoli.

Con la maglia celebrativa che l’Ascoli calcio gli donò lo scorso 19 marzo in occasione dell’86° compleanno
Giunse ad Ascoli nel 1960, giovane calciatore della Roma, con cui aveva esordito in Serie A, per giocare e farsi le ossa nell’allora Del Duca Ascoli. Ma non se n’è più andato dopo aver conosciuto quella che sarebbe diventata la madre dei suoi figli.
Capitano, e uno dei bianconeri più presenti di sempre come calciatore, poi giovane allenatore gettato nella mischia dal presidente Costantini Rozzi che, anche in quell’occasione, aveva avuto fiuto e lungimiranza.
Alla guida dell’Ascoli, Carletto (come lo hanno sempre chiamato tutti, proprio per quel suo modo di fare passionale e familiare allo stesso tempo) ha scritto pagine memorabili della storia bianconera e anche del calcio italiano, portando la squadra in ventiquattro mesi, tra il 1972 e il 1974, dall’anonimato della Serie C ai fasti della Serie A.
Per lui parlano i risultati, che non stati Coppe e/o scudetti – ai tempi del calcioscommesse affermò che “gli scudetti che ho vinto sono quelli dell’onestà” – ma campionati su campionati nella massima serie che lo hanno issato in una posizione incredibile: 795 panchine in Serie A, soprattutto considerando come è diventato il calcio oggi, sono umanamente inarrivabili.
Di panchine ne ha collezionate in tutto 1.278, comprese quelle di spareggi, Serie B, Serie C, Coppa Italie e Coppe internazionali.
Oltre al “suo” Ascoli e alla “sua” Roma, Carletto Mazzone ha allenato – alcune a più riprese – anche Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Cagliari, Pescara, Napoli, Perugia, Brescia, Livorno.
Su Carlo Mazzone sono stati scritti libri e la sua vita è diventata anche un film (“Come un padre”) dopo che nel cinema era apparso anche ne “L’allenatore nel pallone” recitando sè stesso al fianco di Lino Banfi. Lo fece solo lì, perchè “recitare” non faceva parte del suo Dna.
Un limite? Forse. La sua grandezza? Sicuro. Come dimostrando l’affetto che la gente ha avuto ed ha nei suoi confronti e i messaggi e le telefonate di cordoglio e vicinanza che da tutto il mondo stanno inondando la sua famiglia
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati