Mostra di Giorgio Mercuri
nella Sala del Cenacolo
della Camera dei deputati

ROMA - L'esposizione dell'artista di Senigallia si intitola ‘Continua a correre’. Sarà inaugurata domani e sarà visitabile fino al 15 settembre

Un’opera di Giorgio Mercuri

 

Sarà inaugurata domani, 5 settembre alle ore 18, e sarà visitabile fino al 15, alla Sala del Cenacolo della Camera dei deputati – complesso di Vicolo Valdina a Roma, la mostra ‘Continua a correre’ dell’artista senigalliese Giorgio Mercuri, curata da Andrea Carnevali. L’esposizione, organizzata da Amia e da Ciclone, x-citing communication, e promossa dalla Camera dei deputati, da Icas, dall’Assemblea Legislativa del Consiglio della Regione Marche e dal Comune di Senigallia, presenta 10 opere (1m x 1m) dell’ultima stagione pittorica e 250 quadri di piccolo formato (15cm x 30cm) che sviluppano iconicamente il tema dell’umanizzazione del paesaggio che muta i fattori antropici.

L’allestimento è pensato per richiamare l’attenzione del visitatore sul paradigma uomo-civiltà: i dipinti, che rappresentano le colline o le montagne dell’appennino umbro-marchigiano, sono appesi a degli stendini. La disposizione delle opere ricorda i sipari di scenografia semi mobili, che si aprono all’inizio dello spettacolo, definendo lo spazio teatrale. Il fulcro della mostra è la grande installazione a terra con piccoli dipinti – sempre di soggetto paesaggistico – che consentirà all’osservatore di vedere da diverse angolature un grande tappeto di quadri realizzati su cartone. Questa scena finale è un grande coronamento della concezione dell’arte di Giorgio Mercuri che tenta di indagare il rapporto fra l’uomo e la vita, l’artista e l’arte – due temi che sono in realtà un unico tema collegato dalla ossessione di trovare una soluzione al degrado ambientale. Infine, il sipario cala sulla crisi delle idee dove queste cambiano ma non risolvono il difficile problema della natura che brucia nel pianeta. Così non rimane al pittore altro che contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sull’urgenza di intervenire al più presto.

 

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