Ha acquistato sul web un trattore usato Carraro tigre 4300 Country, dopo aver contrattato con il venditore il prezzo di 4.100 euro compreso il trasporto. Il trattore veniva mostrato a mezzo videochiamata whatsapp, e pertanto l’uomo procedeva alla effettuazione di un bonifico per acconto pari a 2000 euro sull’iban comunicato. Il trattore, però, non è stato mai consegnato e il venditore si è reso irreperibile al telefono, la cui utenza, da accertamenti esperiti, risultava inesistente. Le operazioni di polizia giudiziaria esperite dal personale dal Commissariato di Senigallia, dopo la denuncia della vittima, hanno permesso di risalire a un quarantenne calabrese, con precedenti di polizia per truffa, che veniva deferito all’Autorità Giudiziaria.
Ma non è il solo caso di truffa online scoperto. In un altro caso ancora un uomo tramite un altro portale web individuava un’offerta allettante per un’autovettura Bmw120 D, il cui venditore risultava essere una concessionaria di Osimo Concordato l’acquisto del veicolo al prezzo di 12.500 euro col titolare della concessionaria, e l’uomo versava una caparra di caparra di 1500 euro dopo aver ricevuto il contratto di acquisto in formato Pdf che riportava la firma elettronica, timbro e numero partita iva della Ditta. Un paio di giorni prima dell’appuntamento, tuttavia, l’acquirente veniva ricontattato dal venditore, il quale gli chiedeva altri 4.500 euro, adducendo spese urgenti, ma l’uomo non acconsentiva. Il giorno del previsto inconyto tuttavia l’uomo riceva un messaggio
Con scritto “Non venire perché tutta una truffa ti risparmi il viaggio” “chiama il concessionario, vedrai che tutto una truffa ti chiedo scusa ti ho fregato”. A quel punto l’utenza telefonica diventava irraggiungibile. L’uomo si recava dunque presso la concessionaria, dove un dipendente confermava che erano già a conoscenza che la loro Concessionaria era oggetto di truffe, in quanto i dati della ditta erano stati utilizzati da malfattori al fine di pubblicare annunci di vendita auto falsi su vari portali. Per tali eventi il titolare della ditta aveva già formalizzato denuncia.
Le indagini esperite dagli uomini del Commissariato di Senigallia consentivano di risalire al truffatore, risalente nel Pavese e con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e truffe compiute con il medesimo modus operandi. Sono ancora al vaglio della polizia giudiziaria ulteriori episodi, per i quali gli autori del reato fornivano scansioni QRcode onde finalizzare pagamenti istantanei da parte delle vittime.
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