Torna operativo
il Cag “Luigina Mazzolini”

CERRETO D'ESI - Dopo una lunga chiusura e una prima riapertura sperimentale sarà attivo stabilmente nei locali dell’ex stazione ferroviaria grazie alla collaborazione con l’Ambito 10 e la cooperativa Mosaico. La vice sindaco Michela Bellomaria: «Offrire ai ragazzi un luogo in cui fare aggregazione, confrontarsi, esprimere le loro aspirazioni e partecipare a laboratori e attività, era per noi una vera urgenza educativa»

Michela Bellomaria

 

Il Centro di Aggregazione Giovanile torna stabilmente operativo a Cerreto d’Esi, grazie alla collaborazione con l’Ambito 10 e la cooperativa Mosaico. Non più solo un esperimento, ma un progetto di lungo respiro: dopo una lunga chiusura, e poi una prima riapertura sperimentale, il Cag “Luigina Mazzolini” tornerà ad operare stabilmente, nei locali dell’ex stazione ferroviaria. Nella riapertura di questo spazio dedicato alle attività educative e ricreative dei giovani del territorio, il Comune ha lavorato in sinergia con l’Ambito 10, che curerà il progetto, e con la cooperativa Mosaico, che sta sviluppando attività su misura dei bisogni dei giovani cerretesi. «La riapertura del Centro di Aggregazione Giovanile era da tempo tra le priorità della Giunta: Cerreto è una piccola città, in cui l’assenza di spazi di aggregazione colpisce tutte le età, e i più giovani in particolare, soprattutto durante la pandemia – spiega in una nota la vicesindaca con delega ai servizi sociali Michela Bellomaria – Offrire ai ragazzi un luogo in cui fare aggregazione, confrontarsi, esprimere le loro aspirazioni e partecipare a laboratori e attività, era per noi una vera urgenza educativa». Chiave del progetto, incontrare i ragazzi nei loro luoghi di ritrovo e coinvolgerli nel progetto del centro, creando una proposta educativa basata fin dall’inizio sugli input dei giovani cerretesi, che sono stati interpellati e ascoltati fin dall’inizio.

Pamela Costarelli, educatrice del centro, aggiunge che il percorso, iniziato già nel 2023 con una progettualità chiamata S.La.N.G.: «Siamo partite con un’attività di “educativa di strada”: abbiamo incontrato ragazze e ragazzi ai giardini pubblici, nei bar, e li abbiamo ascoltati, non come educatrici ma come loro pari. Abbiamo cercato di capire quali argomenti li stimolassero, e dalle loro esigenze abbiamo costruito dei laboratori: fumetto e manga, musica e dj, attività di gioco come scacchi e ping pong. E’ stato un successo: dopo i laboratori, ragazze e ragazzi ci hanno chiesto nuovi laboratori, ma anche di organizzare dei momenti in cui confrontarsi su temi come la violenza, le droghe, i problemi psicologici: si sente spesso dire che ai giovani oggi non interessa nulla, ma in realtà, i giovani si fanno sentire eccome, se vengono presi sul serio come persone che hanno le loro passioni, i loro obiettivi, le loro paure e i loro desideri».

E’ questa quindi l’ambizione del Cag e del suo progetto educativo, che nasce da un’analisi dei bisogni del territorio. Lo racconta Matteo Bucciarelli, presidente della cooperativa Mosaico, responsabile del progetto educativo del Centro. «S.La.N.G, il nostro progetto pilota, è stato finanziato dal Comune di Cerreto con fondi per gestire le conseguenze del Covid, – scrive nel comunicato – e ora l’Ambito 10 gli ha destinato i contributi del progetto Sollievo, che si occupa di salute mentale e contrasto al disagio: usare queste risorse per animare uno spazio in cui i ragazzi coltivano le loro passioni e arricchiscono le loro relazioni significa fare un’opera lungimirante di prevenzione, che darà frutti nel tempo». Lamberto Pellegrini, coordinatore dell’Ambito 10, l’ente che organizza i servizi sociali nel territorio montano, sottolinea proprio l’importanza del fare rete, tra soggetti istituzionali ma anche tra semplici persone. «Viviamo anni di grande solitudine, individuale e collettiva. – dice – Luoghi come i Cag sono presidi di socialità, che creano l’occasione per le persone di vedersi, interagire e uscirne arricchite. Quella del CAG di Cerreto d’Esi è una proposta educativa aperta, che vuole coinvolgere più soggetti possibile, per costruire una comunità educante e solidale».

Uno sforzo collettivo, nel segno dell’inclusione, come ricorda nuovamente Michela Bellomaria. «Sono genitore anch’io, viviamo tutti le esigenze della città, e ci siamo impegnati insieme per arrivare a questo risultato: siamo riusciti a rimettere in sesto il Centro grazie all’impegno di un nostro percettore del reddito di cittadinanza, mentre la Caritas diocesana ha donato le attrezzature per gli scacchi e il ping pong. – prosegue la vice sindaco – La presenza del Caffè Alzheimer, delle attività del Centro per Famiglie, e la collaborazione con le scuole medie aiuteranno a rendere il Centro ancora più attivo». L’invito perciò è a vivere la struttura e farla vivere. «Sono particolarmente felice di aver visto i nostri ragazzi e ragazze, che di solito devono andare fuori per trovare socialità, incontrare le educatrici e parlare con loro, animare il centro, e anche coinvolgere nei laboratori e nelle attività i loro amici e amiche di fuori. Il Cag, questa piccola opera di rigenerazione urbana, sarà la casa di tutti i cerretesi, e sarà tenuto vivo per tutta la città» conclude Bellomaria. Il Centro di Aggregazione Giovanile “Luigina Mazzolini” di Cerreto d’Esi, un luogo che offre ad adolescenti e giovani adulti la possibilità di stare insieme, riapre dal 10 gennaio 2024, tutti i mercoledì e i venerdì, dalle 16.30 alle 19.30, presso il locale della Stazione di Cerreto d’Esi, Via della Repubblica 1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X