
Un rimpatrio (Archivio)
Sono stati rimpatriati dalla polizia due pakistani di 41 e 24 anni che si trovavano reclusi nel carcere di Barcaglione.
Il primo, era stato recluso a seguito di una condanna di 2 anni per fabbricazione e possesso di documenti falsi. Il secondo, a 2 anni e 6 mesi per spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti della questura di Ancona hanno proceduto al prelievo dei due detenuti per poi accompagnarli all’aeroporto Internazionale di Fiumicino, dove sono stati presi in carico per il successivo rimpatrio, dal Dispositivo di Scorta internazionale composta dagli operatori dell’Ufficio Immigrazione della questura di Ancona.
Giunti ad Islamabad, sono stati presi in carico dalle Autorità pakistane nella prima mattinata di ieri.
Sono 7 in totale i servizi di rimpatrio portati a termine dall’Ufficio Immigrazione della questura dorica dall’inizio dell’anno fino ad oggi.
«Il rimpatrio – ha commentato il questore Cesare Capocasa – risulta uno strumento particolarmente efficace perché consente di spostare definitivamente dal territorio locale persone che hanno commesso reati di particolare spessore e riportarli nei loro Paesi di origine. Se questi rimanessero nel territorio dorico sarebbero destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza pubblica».
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