I due bar interni alla Mole
in gestione a Marco Moroder:
«Saranno ambienti da vivere a pieno»

ANCONA - E' ufficiale l’affidamento alla Ankon Benefit Company, società che l'imprenditore anconetano ha fondato insieme alla moglie Alessia Santoni

La Mole

«Ho in mente qualcosa di completamente differente per gli spazi del foyer Orfeo Tamburi e della corte esterna. Non saranno semplicemente dei bar a servizio dell’impianto museale, ma ambienti da vivere a pieno, in un interscambio costante tra gli eventi della Mole e le possibilità offerte da questi due luoghi, che ridisegneremo nell’aspetto e nelle funzionalità. Sempre, ovviamente, valorizzando l’aspetto storico-architettonico-artistico di partenza».
Con queste parole Marco Moroder, imprenditore anconetano, saluta l’affidamento ricevuto dal Comune di Ancona per la gestione dei due bar interni alla Mole Vanvitelliana all’Ankon Benefit Company, società che ha fondato insieme a sua moglie Alessia Santoni.
«Il progetto – racconta – punterà a dare nuova centralità ad uno dei monumenti più importanti della città che è sempre però stato percepito quasi come una zona a sé stante, da frequentare solo ed unicamente per fruire delle tante mostre ospitate. L’obiettivo è ribaltare in parte questa concezione, creando una proposta che avrà un valore intrinseco, che sarà un arricchimento per la città, un polo di attrazione per appassionati di arte, studenti, professionisti e chiunque voglia passare il proprio tempo non nel “solito bar”. Un approccio internazionale, fuori dalle solite declinazioni che si è abituati a vedere ad Ancona e dintorni – aggiunge -, che strizza l’occhio agli spazi multifunzionali che stanno prendendo sempre più spazio nelle maggiori città d’Italia e d’Europa».

Marco Moroder (Archivio)

Una visione sicuramente ambiziosa, che ha la sua forza anche in un altro aspetto: «lo statuto delle Benefit Company prevede di perseguire tra i suoi obiettivi il ‘beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio e ambienti, beni ed attività culturali e sociali’. Sono proprio questi i principi che ci hanno guidato nella creazione del nostro progetto, del quale ora non vorrei svelare di più. Se non che, ovviamente, avremo un occhio di riguardo anche per la proposta
enogastronomica, che sarà a km zero e sempre volta ad esaltare le tipicità del nostro territorio, seppure con uno sguardo anche di più ampio respiro».

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