La compagnia Malte ha lanciato un invito ai cittadini di Ancona, proponendo un’esperienza teatrale che supera i confini della rappresentazione tradizionale per diventare un gioco collettivo. «Il progetto nasce dall’esigenza di dare voce e spazio alle istanze del tempo presente, utilizzando la parola scritta e la condivisione dal vivo come strumenti di espressione e riflessione. L’iniziativa si inserisce nel contesto del “Teatro di comunità”, un ambito che mira a coinvolgere il pubblico nella creazione artistica, favorendo un’interazione dinamica tra spettatori e artisti. – spiegano gli organizzatore dell’iniziativa culturale – In questo caso, gli abitanti di Ancona sono stati chiamati a contribuire con i loro scritti, nei quali hanno espresso desideri, suggestioni, disagi e proposte per un mondo diverso. Questo invito alla partecipazione attiva non è solo un esercizio di scrittura, ma un’occasione per riflettere sul proprio ruolo nella società e immaginare possibili scenari futuri».
L’evento finale – venerdì 9 agosto ore 19 al Teatro del Polo d‘infanzia Cristo Re – è una drammaturgia originale curata dall’autrice Sonia Antinori realizzata con i testi raccolti. Un processo che ha permesso di creare un’opera al contempo collettiva e personale, un mosaico di voci che rispecchia la varietà e la complessità della comunità anconetana. In scena la stessa autrice con Andrea Caimmi, Giulia Salvarani. L’ evento, parte integrante della proposta culturale di “Teatro di comunità”, rappresenta un momento di celebrazione della creatività individuale e collettiva, offrendo un palcoscenico per l’espressione personale e la condivisione pubblica.
«In un’epoca in cui la velocità delle comunicazioni rischia di appiattire il dialogo e la riflessione, questa iniziativa è un’opportunità per riscoprire il valore della parola e del pensiero condiviso. Malte offre ai cittadini di Ancona la possibilità di farsi autori del proprio tempo, trasformando le loro parole in arte e contribuendo alla costruzione di un immaginario collettivo ricco e consapevole.- prosegue il comunicato – La creatività è prerogativa umana fondamentale per sviluppare quelle capacità di trasformazione, che a partire dalla sfera emotiva della soggettivazione collettiva, pone le coordinate teoriche e normative per esplorare un concetto di Città inclusiva e consapevole. Non una città di utenti ai cui bisogni a cui il Pubblico è chiamato a rispondere, ma una comunità autonoma e atta a collaborare come previsto dall’articolo 118 della nostra Costituzione che postula il principio di sussidiarietà orizzontale, al fine di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati nelle attività di interesse generale. Le nostre voci è un evento culturale, un laboratorio di democrazia partecipata, in cui ogni voce conta e ogni parola può diventare un mattone per edificare una società più inclusiva e riflessiva. Biglietto di cortesia 2 euro.
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