Don Bernardino Giordano, 54 anni di età e 23 di sacerdozio, è stato nominato vescovo delle diocesi di Grosseto e Pitigliano, Sovana e Orbetello. A dare l’annuncio ieri presso la Sala Macchi della Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto, è stato l’arcivescovo di Loreto mons. Fabio Dal Cin.«Siamo qui raccolti per il tradizionale scambio degli auguri di Natale e questo felice incontro è anche una circostanza speciale per la notizia che mi appresto a comunicare. Si tratta di una bella notizia che interessa la vita della Chiesa e della comunità civile. Sua Santità Papa Francesco ha nominato vescovo della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello e della diocesi di Grosseto, unite in persona episcopi, don Bernardino Giordano, vicario generale della Delegazione Pontificia».
Don Bernardino è del clero della diocesi Saluzzo. È laureato in Economia e Commercio e in Teologia Morale. Ha svolto l’incarico di Insegnante di teologia morale, di Cancelliere vescovile nella sua diocesi; è stato Direttore dell’Oratorio don Bosco in Saluzzo, Viceparroco e Parroco, Segretario particolare del Segretario Generale della Cei. Ha maturato una lunga esperienza nell’ambito della pastorale familiare nella sua diocesi, nella Regione Piemonte ed anche a livello nazionale e internazionale. Per questa sua particolare competenza, dal settembre 2018 è in servizio presso il Santuario di Loreto. Dal 2019 ha assunto l’incarico Vicario Generale della Delegazione Pontificia, continuando a svolgere l’impegno della pastorale familiare, a cui in seguito si è aggiunta anche l’iniziativa del servizio di accoglienza giovani del Santuario. Nel suo curriculum spicca anche il servizio militare nell’Arma Benemerita dei carabinieri.
«Lunedì scorso sono stato chiamato presso la Nunziatura dal Nunzio – queste le prime parole, rivolte ai fedeli delle diocesi toscane, dal neoeletto vescovo all’annuncio della nuova nomina – per darmi la comunicazione ad essere pastore della diocesi di Grosseto e pastore della diocesi di Pitigliano- Sovana- Orbetello. E ho dato la mia disponibilità come vescovo, amico, fratello. Vengo con animo disponibile e chiedo a voi l’apertura del cuore, di accogliermi e di camminare insieme».
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