
Le 3 case di riposo di Osimo: in alto Grimani Buttari, in basso da sin. Fondazione Bambozzi e Fondazione Recanatesi
Le case di riposo del territorio oimano potrebbero essere costrette ad aumentare le proprie rette, con un impatto diretto sugli ospiti e sulle loro famiglie. «Le strutture – si legge in una nota del Pd Osimo – devono fare i conti con costi di gestione sempre più alti, dovuti principalmente a questi tre fattori: rinnovo del contratto nazionale di settore, che, seppur necessario per garantire i diritti e la dignità del personale, comporta un aumento significativo dei della spesa; incremento dei costi post-pandemia, con il rincaro delle forniture mediche ed energetiche e mantenimento di un adeguati livello di qualità fondamentali per garantire standard di eccellenza nei servizi, ma che richiedono risorse economiche aggiuntive».
A fronte di queste difficoltà, «il contributo regionale – secondo i dem – rimane del tutto insufficiente. Lo scorso anno la quota di compartecipazione del sistema sanitario è passata da 33 a 37 euro al giorno, una cifra però che non basta a coprire l’aumento dei costi. Senza un intervento straordinario, le Rsa saranno costrette a trasferire i maggiori costi di gestione sulle famiglie, già gravate da difficoltà economiche».
Il Partito Democratico, tramite i propri consiglieri regionali, ha presentato un’interrogazione scritta e un emendamento per chiedere ulteriori fondi (pari a 2 milioni di euro per tre annualità) a copertura dei costi crescenti. «Tuttavia, dobbiamo segnalare con rammarico che la maggioranza regionale ha bocciato il nostro emendamento e non ha ancora risposto alla nostra interrogazione. – conclude il comunicato del Pd Osimo – Chiediamo alla Regione Marche un’assunzione di responsabilità. Le Rsa non possono essere lasciate sole ad affrontare un momento così delicato. Ribadiamo l’urgenza di misure straordinarie che assicurino un adeguato sostegno economico alle strutture e offrano risposte concrete e tangibili alle famiglie interessate».
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