Pagamenti arretrati da versare al Comune:
abbassato il secondo scaglione
degli importi ora agevolato con più rate

ANCONA – La giunta e, stamattina, anche la VII Commissione consiliare hanno approvato la proposta delle associazioni di categoria di prevedere una rimodulazione degli scaglioni di rateizzazione delle bollette, abbassando la soglia massima del di quello oggi fissato a 2.500 euro a 2.000 euro e inserendo, all’interno dell’attuale fascia da 2.500 a 5.000 euro, uno intermedio da 2.000 euro ai 3.500 con la possibilità di un massimo di 12 rate

La VII Commissione di Ancona oggi al lavoro

 

Cambia il regolamento per la disciplina delle entrate del comune di Ancona. Il provvedimento di rateizzazione di bollette arretrate ha natura eccezionale e può essere concesso per legge, su richiesta del contribuente, che si trova in temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria. Gli importi dovuti di cui si chiede la rateizzazione, comprensivo di oneri e spese è ripartito, di norma, in rate mensili di pari importo non inferiori ad euro 50 in diversi scaglioni. La Giunta comunale ha deliberato la modifica al regolamento per il pagamento delle entrate comunali, favorendo la rateizzazione e abbassando la seconda soglia minima del pagamento, che passa da 2.500 euro a 2.000 euro. La modifica che dovrà applicare Ancona Entrate ne introduce quindi un scaglione intermedio.

Il Consiglio comunale, il 9 gennaio scorso, recependo quanto richiesto congiuntamente da Cna, Confartigianato e Confesercenti ha approvato un ordine del giorno collegato all’approvazione del Bilancio di previsione 2025/2027 con il quale si impegnava il sindaco e la giunta a prevedere, nel Regolamento per la gestione delle entrate comunali, relativamente ai carichi arretrati, una rimodulazione degli scaglioni di rateizzazione, prevedendo una nuova soglia intermedia al di sotto dei 5.000 euro e dare mandato agli uffici di studiare una proposta di nuovi piani di rateizzazione che possano andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese.

Giovanni Zinni

L’attuale articolo 11-bis del Regolamento comunale di Ancona prevede che la rateizzazione del pagamento delle somme dovute al Comune, dove ammessa, può essere concessa nei seguenti limiti da 0 a 500 euro fino ad un massimo di 3 rate mensili; da 500,01 a 2.500 euro fino ad un massimo di 6 rate mensili; da 2.500 a 5.000 euro fino ad un massimo di 18 rate mensili; da 5.000 a 20.000 euro fino ad un massimo di 36 rate mensili; oltre i 20.000 euro, fino ad un massimo di 60 rate mensili. Le associazioni di categoria hanno proposto di prevedere, relativamente al pagamento dei carichi arretrati, una rimodulazione degli scaglioni di rateizzazione, abbassando la soglia massima del secondo scaglione (oggi fissato a 2.500 euro) a 2.000,00 euro e inserendo, all’interno dell’attuale fascia da 2.500 a 5.000 euro, uno scaglione intermedio da 2.000 euro ai 3.500 con la possibilità di un massimo di 12 rate. Proposta che è stata accolta e deliberata lo scorso 20 febbraio dalla giunta del sindaco Daniele Silvetti, che stamattina ha passato il vaglio con voto unanime della VII Commissione consiliare la proposta per agevolare il pagamento delle somme a qualsiasi titolo dovute al Comune di Ancona da parte contribuenti ed utenti. Giovedì approderà in Consiglio comunale.

«Dopo il Covid ci si è messa anche l’inflazione è sempre più pesante e che ha costipato la capacità di spesa dei cittadini – ha ricordato stamattina in Commissione il vice sindaco Giovanni Zinni – e confrontandosi in fase di bilancio di previsione con le associazioni di categoria si è convenuto di fare un ragionamento su questi pagamenti rateali attinenti i carichi arretrati, crediti vantati dal Comune, di natura tributaria e tariffaria. Abbiamo così coperto un vuoto creando lo scaglione a 2000,01 a 3500 euro prevedendo un massimo di 12 rate mensili. I nostri piani di rateizzazione hanno una differenziazione che mediamente copre tutti gli scaglioni fino 60 rate oltre i 20mila euro. Cittadini e imprese, da questo punto di vista avranno un beneficio importante con qualche rata in più in uno scaglione non è elevatissimo».

Sono proprio i numeri reali che hanno suggerito di concentrarsi su questo scaglione: l’anno scorso, fino a novembre 2024, secondo i ati di Ancona Entrate, la fascia con la maggiore richiesta i rateizzazione era quella da 500 e 2500 euro con ben 2700 richieste. Il regolamento aggiornato con i nuovi scaglioni riguarda anche le sanzioni amministrative e può essere applicata per rimodulare vecchi piani di rateizzazione. La domanda deve essere presentata prima della scadenza del pagamento e si rischia la decadenza del beneficio della rateizzazione dopo il mancato pagamento della seconda rata. «Fermo restando i parametri di legge l’Amministrazione comunale è aperta a ragionare su ulteriori rimodulazioni non solo con le associazioni di categoria ma anche con i sindacati. – ha aggiunto Zinni – Il senso dell’operazione è quello di riuscire ad andare incontro alla capacità di spesa dei cittadini, senza alcun chiusura. Tra qualche mese faremo un check con Ancona Entrate per verificare l’andamento delle rateizzazioni».

Tra gli interventi che si sono succeduti in Commissione, il consigliere Andrea Vecchi (Pd), che svolge la professione di medico, plaudendo all’iniziativa ha fatto osservare come le difficoltà economiche che pesano sui bilanci familiari emergono con segnali evidenti anche dal mondo sanitario. «Solo nell’ultimo mese – ha ricordato -rispetto ad un anno fa nello stesso periodo, ci sono stati nei pronto soccorsi circa 7 interventi per famiglie  con i sintomi dell’intossicazione da monossido di carbonio. La povertà non permette a molti nuclei familiari di riscaldare casa. Dal punto di vista tecnico non so se si riesce a estrapolare dalle richieste un aiuto ulteriore per capire le motivazioni delle richieste di rateizzazioni, per riuscire a dare un aiuto ulteriore capendo le cause dell’impossibilità di pagare la bolletta».

(Redazione CA)

 

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