«Prepariamoci a dei drastici tagli su cultura e sociale, ovvero con riferimento a quelle risorse che la Fondazione Cariverona erogava al territorio attraverso il Comune di Ancona. Cariverona infatti, eroga da decenni a favore del territorio provinciale di Ancona circa 3 milioni e mezzo l’anno. Per farlo, la Fondazione ha sempre avuto un rapporto diretto con gli amministratori di Ancona, oltre che ad avere un rappresentante di Ancona nel Consiglio Generale della Fondazione, scelto da sindaco. Per un certo periodo, che è coinciso con l’amministrazione Mancinelli, la Fondazione ha anche voluto in Consiglio di amministrazione una figura del territorio di Ancona: prima Giampaolo Giampaoli, poi Marco Pacetti, che si è dimesso nel 2021 per ragioni personali. Va chiarito che, mentre la Fondazione prevede una persona designata da Ancona nel Consiglio Generale, non c’è alcun diritto da parte dei territori di far parte del Consiglio di amministrazione. Su quest’ultimo decide la Fondazione. Apprendiamo ora che la Fondazione Cariverona ha deciso di disimpegnarsi dal territorio di Ancona. Una perdita gravissima, in particolare per il mondo del terzo settore di tutto il territorio». A scriverlo è Giacomo Petrelli. La questione è stata discussa ieri in Consiglio comunale grazie a una interrogazione del consigliere dem.
«Di fronte a questo ci chiediamo: come è possibile che non si sia fatto niente per gestire e governare questo processo, per parlare con la Fondazione, per negoziare le risorse? – ha domandato Petrelli in aula al sindaco Daniele Silvetti – Perché l’amministrazione Silvetti, con la sua inadeguatezza e incapacità, sta dimostrando di non sapere nemmeno come muoversi. E così, il Comune di Ancona e il nostro territorio sta perdendo i treni che abbiamo sempre preso. Quando si diventasSindaco di Ancona, dopo un po’ di sfilate e pacche sulle spalle, la prima cosa da fare è entrare in rapporto con la Fondazione che ha letteralmente ristrutturato tutti i monumenti cittadini e che eroga 3 milioni e mezzo l’anno sul territorio. Possiamo dire che questo è l’Abc. Questi rapporti non si fanno solo attraverso la persona di Ancona che sta in Consiglio Generale, ma anche e sopratutto rapportandosi direttamente con i membri della Fondazione, quali il Presidente, il Direttore, il Segretario o il Responsabile dei progetti».
Dopo la spiegazione offerta dal primo cittadino di Ancona, Petrelli ha osservato nella replica che «il sindaco Silvetti cade dal pero quando la rappresentante in Consiglio Generale è arrivata il 13 dicembre 2024 dicendo che ha sentito per la prima volta che la Fondazione si sta disimpegnando di Ancona. Ma c’è di più. Se diventi Sindaco nel maggio del 2023, e all’inizio del 2024 vengono eletti il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione, non puoi stare a guardare. Silvetti avrebbe potuto lavorare, informarsi, cerare di conoscere gli indirizzi, cercare di incidere su di essi. È esattamente questo il lavoro di un sindaco, e se non hai tempo deleghi qualcuno all’interno della Giunta che lo faccia. Anche in questo siamo ancora all’Abc. E invece, il sindaco Silvetti che fa? Dice: non sapevamo niente del disimpegno di Cariverona fino a dicembre del 2024. Poi dice: il progetto della Fondazione però viene da prima, è colpa di chi c’era prima (naturalmente), è solo un caso se si concretizza ora. Poi spara a zero sulla Fondazione invece di alzare il telefono e mostrare le ragioni per cui dovrebbe rimanere su Ancona. Vogliamo ricordare il ruolo che ha avuto fino ad ora la Fondazione ad Ancona, solo nel Comune di Ancona. Negli anni ha ristrutturato la Mole Vanvitelliana, la Pinacoteca, Palazzo degli Anziani, il Museo della Città. Ha concesso il diritto di superficie a Palazzo Camerata».
Giacomo Petrelli ha anche ricordato che «0negli ultimi anni (prima delle elezioni del 2023, con la Giunta Mancinelli) ha sostenuto progetti culturali, per le politiche giovanili, per il turismo e sociali nel Comune di Ancona con milioni di euro. Ha scelto la Mole per anni per incontrare gli enti del terzo settore del territorio e sviluppare i suoi percorsi. Ha mantenuto i rapporti sempre stretti con l’amministrazione attraverso un membro della Giunta incaricato di questo espressamente. Alcuni dei progetti ancora in corso con questa amministrazione sono stati finanziati grazie a questo metodo. Tutto questa salta dal 2023. E il sindaco ne parla come di una quisquilia, una cosa che passa sopra la sua testa. Di cui viene a conoscenza tardi. Forse i progetti finanziati dalla Fondazione non interessano al centrodestra, perché sono progetti di formazione, di ricerca, di sostegno sociale. Sono progetti sul tema ambientale e giovanile. Progetti che richiedono un impegno. Progetti che permettono alla rete del terzo settore di crescere. Mentre alla “Grande Ancona” interessa solo qualche soldo per pagare le spese di un concerto in piazza» h concluso con una punta di amarezza il consigliere del Pd, Giacomo Petrelli.
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