
Il foro prodotto dai vigili del fuoco per individuare l’origine della fuoriuscita del monossido di carbonio nelle villette di via Annibal Caro a Senigallia
Notte caotica e di paura a Senigallia. Intorno alle 23,30 di ieri a una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento locale è intervenuta per spegnere la combustione innescatasi nell’intercapedine tra le pareti di due appartamenti di villette a schiera in via Annibal Caro. A causa di una probabile lenta combustione dell’isolante nell’intercapedine di una canna fumaria, in atto da giorni e senza fuoriuscite di fumo o odori, si è creato e sprigionato un gas nocivo che ha messo in pericolo la vita degli abitanti degli immobili. Con gli strumenti in dotazione i pompieri hanno subito verificato subito la presenza di una percentuale elevata di monossido di carbonio.
Dopo aver evacuato l’edificio si è proceduto con il raffreddamento della parete da cui si sprigionava calore e quindi ad aprire un varco nella stessa per estinguere completamente la combustione. Le persone portate all’esterno dai vigili del fuoco, in tutto sette, sono state prese in consegna dal 118 che provvedeva al loro trasporto nella struttura sanitaria per sintomi da avvelenamento da monossido. Sei di loro sono state già dimesse, la settima, un’anziana è ancora ricoverata in condizioni più gravi ma non in pericolo di vita ed è stata trasferita al centro iperbarico di Fano. Gli appartamenti interessati dall’evento sono stati arieggiati fino a che non fosse riscontrata la salubrità dell’aria, misurata dai vigili del fuoco con un apposito strumento.
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