I carabinieri di Fabriano hanno denunciato, per tentata truffa aggravata, un 20enne pluripregiudicato di origini napoletane.
L’indagine, coordinata dalla procura di Ancona, è stata avviata a seguito della denuncia nei confronti di ignoti, sporta da due coniugi Fabrianesi: 90 anni lui e 87 anni lei.
Lo scorso settembre erano infatti stati vittime di una tentata truffa dopo aver ricevuto una telefonata sul fisso di casa.
Alla telefonata aveva risposto la donna che aveva parlato con un finto maresciallo dei carabinieri, tal Primo Costanzo, il quale l’avvisava che il figlio Roberto era rimasto coinvolto in un tamponamento con tre auto e che vi era un problema con l’assicurazione, per cui il figlio era in stato di fermo.
Per risolvere il problema era necessario quindi versare l’importo di 8.900 euro in contanti o in gioielli di pari valore.
Nel corso della telefonata la vittima, come richiestole, aveva fornito anche il numero del cellulare del marito, al quale dopo pochi minuti era giunta una telefonata da parte, questa volta, di un sedicente legale di Ancona che rassicurava l’anziano, riferendo di conoscere bene il figlio e che avrebbe risolto il problema a fronte della corresponsione della somma.
La inusuale richiesta ha messo in guardia i due coniugi, memori degli insegnamenti ricevuti al termine della messa domenicale dal comandante della Stazione di Fabriano da parte del luogotenente Giuseppe Alesci, nel corso dei periodici incontri tenuti con i fedeli per parlare delle truffe.
Infatti il vero luogotenente Alesci aveva proprio descritto il medesimo “copione” quale tipico stratagemma utilizzato dai truffatori per raggirare le persone anziane.

I carabinieri di Fabriano
Il 90enne ha quindi acconsentito ad incontrare il fantomatico “Avvocato Luca” sotto casa per consegnargli i gioielli ma ha elaborato un ingegnoso stratagemma: reggendo in mano un sacchetto vuoto, ha chiesto al “legale” presentatosi a casa, di fornirgli un documento di riconoscimento per verificarne l’identità, ma quest’ultimo, a seguito della richiesta, si è visto scoperto ed è scappato via di corsa a bordo di un’auto parcheggiata a circa 60 metri dall’abitazione.
Mentre la moglie 87enne continuava ad essere occupata al telefono con il sedicente maresciallo dei carabinieri, il 90enne, per aver conferma della situazione, ha quindi immediatamente chiamato il numero di emergenza 112 avendo poi riprova, dall’operatore della centrale operativa dei carabinieri di Fabriano, di essere stato vittima con la consorte di un tentativo di truffa.
All’atto della stesura della denuncia, al 90enne è stato mostrato un fascicolo fotografico contenente 9 fotografie di sospettati.
Tra queste, l’anziano senza alcuna esitazione ha riconosciuto uno dei truffatori come colui che si era spacciato per l’Avvocato Luca, pur essendo in realtà un pluripregiudicato 20enne di origine partenopea. Le successive indagini dell’Arma di Fabriano hanno poi confermato definitivamente il riconoscimento, portando quindi alla denuncia del giovane.
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