Primo Maggio,
fuochi accesi anche a Portonovo:
scattano i verbali

ANCONA - I carabinieri Forestali sono stati impegnati pure nel Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, e in località Terrazze del comune di Arcevia. Verifiche sul rispetto delle ordinanze che vietano il commercio di animali vivi alla Fiera di San Ciriaco

I carabinieri Forestali durante i controlli di oggi

I carabinieri Forestali dei Nuclei di Ancona, Fabriano, Conero, Jesi San Marcello, Genga Frasassi e del Nucleo Carabinieri Cites di Ancona in occasione del 1 maggio hanno svolto accertamenti nelle aree a maggiore afflusso turistico della provincia di Ancona.
I servizi sono stati svolti principalmente per evitare l’accensione di pericolosi fuochi nei pressi delle aree boscate e l’abbandono di rifiuti.
In particolare, nel Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi il Nucleo di Genga ha effettuato controlli presso la località Terrazze del comune di Arcevia, accertando la presenza di 5 fuochi irregolari accesi in prossimità della vegetazione boschiva.

Anche i carabinieri Forestali di Fabriano hanno svolto il servizio nel Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, in località Castelletta contestando 5 verbali amministrativi ad altrettanti cittadini per accensione fuochi nei pressi delle aree boscate e per attendamenti non autorizzati in area parco. Hanno inoltre contestato un verbale per transito con fuoristrada in aree naturali.

Nel Parco Regionale del Monte Conero i carabinieri Forestali dei Nuclei di Ancona e del Conero hanno perlustrato il territorio intorno alle pinete e alle aree boscate a maggiore rischio incendi individuando un fuoco acceso da un gruppo di cittadini stranieri a Portonovo, che è stato prontamente fatto spegnere invitando anche qui i turisti ad utilizzare le aree appositamente attrezzate.
I militari del Nucleo Cites hanno invece organizzato controlli alla fiera di San Ciriaco ad Ancona al fine di verificare il rispetto delle ordinanze che vietano il commercio di animali vivi e per controllare che non vengano commercializzati reperti in avorio ed altri materiali tutelati dalla cites senza apposita documentazione.

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