Il Comune di Jesi ha approvato un nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi di emergenza sociale, aggiornando le norme del 2013 per rispondere a un problema abitativo che oggi si presenta in forme nuove e più complesse.
«Questi alloggi, parte del patrimonio comunale – viene spiegato -, sono destinati a situazioni temporanee e urgenti, come sfratti incolpevoli o abitazioni in condizioni precarie, spesso connesse a fragilità economiche o sanitarie».
L’iniziativa è frutto della mozione promossa da Jesi in Comune e condivisa da tutto il Consiglio comunale, e «si inserisce – rende noto Jesi in Comune – nel più ampio “piano dell’abitare”, un approccio integrato che coinvolge enti pubblici, privati e il terzo settore. Il piano ha già prodotto risultati concreti: nuove graduatorie Erp, riorganizzazione dei servizi, mediazione abitativa, recupero del patrimonio pubblico per finalità sociali e sviluppo di progetti di edilizia sociale innovativa».
Tra le principali novità del regolamento, «l’istituzione di un ufficio unico per il coordinamento tra Comune e Asp, per garantire risposte più rapide ed efficaci, e il rafforzamento della collaborazione con Erap, con l’apertura di un punto di contatto diretto nel municipio.
Si tratta di un passo importante per rimettere al centro del dibattito locale il diritto alla casa, troppo spesso trascurato a livello regionale e nazionale, ma cruciale per la dignità delle persone e la coesione della comunità».
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