Campo Amadio,
al via i lavori per il ripristino
del fondo in erba sintetica

FALCONARA - L’impianto sportivo era stato danneggiato dall’alluvione e le società erano state dirottate al Roccheggiani

Operai al lavoro sul campo Amadio

 

Sono partiti i lavori di recupero del manto di gioco in erba sintetica del campo sportivo Amadio di Falconara, gravemente danneggiato dall’alluvione del settembre scorso e da un successivo allagamento di ottobre. Il fango accumulato sul campo principale e su quello secondario si era infiltrato sotto il tappetto erboso, rendendo inutilizzabile il campo. Da lunedì 19 maggio una azienda specializzata sta sollevando porzioni di tappeto per eliminare il fango sottostante e ripristinare il fondo su cui è posata l’erba sintetica. Questa viene inoltre ripulita per eliminare fango e detriti rimasti in superficie. L’intervento dovrebbe richiedere almeno due mesi di lavoro (fatte salve le sospensioni dovute al meteo) ed è stato finanziato con un fondo straordinario di 160mila euro.

Lo stanziamento era stato già deciso a gennaio, ma l’impresa che esegue il lavoro ha dovuto attendere che terminasse la stagione più piovosa per garantire la migliore riuscita dell’intervento nei tempi più rapidi. Non appena tornerà utilizzabile, il campo Amadio potrà accogliere le squadre che attualmente si allenano al campo Roccheggiani, dove il fondo in erba naturale, proprio per la necessità di concentrare in un’unica struttura molte società, è stato sottoposto a un utilizzo intensivo che lo ha danneggiato. Si procederà alla semina del prato potendo contare su alcuni mesi di chiusura, anche in corrispondenza con la chiusura dei campionati durante il periodo estivo.

«L’avvio dei lavori al campo Amadio rappresenta un passo atteso e fondamentale per restituire alla nostra comunità uno spazio sportivo importante – dice l’assessore allo Sport Ilenia Orologio – cui è legato anche il recupero dello stadio Roccheggiani, la struttura più importante del nostro territorio. Se i tempi saranno rispettati, contiamo di poter riprendere le attività a fine estate in entrambi gli impianti, offrendo così alle associazioni e ai giovani luoghi rinnovati dove allenarsi, incontrarsi e crescere insieme. Lo sport è un motore di socialità, educazione e benessere e investire in strutture adeguate significa investire nel futuro della città».

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