Intelligenza artificiale per la PA
Le Marche nel progetto nazionale

LA REGIONE guida una sperimentazione pilota finanziata con 4,66 milioni di euro, per introdurre l’Ai nella gestione del ciclo di vita degli appalti, nella redazione automatica di atti e nell’istruttoria dei bandi, in collaborazione con altre sei realtà italiane

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Le Marche sperimentano l’intelligenza artificiale per snellire appalti e pratiche. La Regione guida il progetto pilota sul ciclo di vita degli appalti pubblici e si unisce ad altre sei realtà italiane per portare l’ Ai nella pubblica amministrazione.

Il progetto è denominato “#Reg4IA” (tradotto La regione per l’intelligenza artificiale) ed è un’iniziativa strategica promossa dal Ministero e finalizzata a introdurre soluzioni innovative basate sull’intelligenza artificiale nei processi della pubblica amministrazione.

Il progetto, tra i quattro selezionati a livello nazionale nell’ambito del programma è finanziato con 20 milioni di euro dal fondo Innovazione, prevede un investimento di 4 milioni 661 mila euro per la proposta progettuale che coinvolge le Marche.

La Puglia è capofila dell’iniziativa, in collaborazione con Abruzzo, Umbria, Valle d’Aosta, Campania e la provincia autonoma di Bolzano. L’obiettivo è sperimentare l’Ia generativa come strumento di supporto alle strutture e agli operatori della pubblica amministrazioen, attraverso progetti pilota che puntano a migliorare l’efficienza operativa e decisionale valorizzando i dati e i sistemi informativi esistenti.

«Con #Reg4IA le Marche investono nella sperimentazione intelligente dell’innovazione tecnologica per migliorare l’azione amministrativa – afferma l’assessore alla digitalizzazione Andrea Maria Antonini – Parliamo di un progetto che non introduce solo strumenti operativi, ma cambia la cultura organizzativa della pubblica amministrazione: l’intelligenza artificiale sarà un alleato per velocizzare i processi, ridurre gli oneri burocratici, garantire trasparenza e decisioni più informate. La nostra adesione si inserisce nella visione di un’amministrazione pubblica che valorizza l’uso dei dati per orientare scelte consapevoli e diventa sempre più capace di rispondere in modo tempestivo alle esigenze dei cittadini e del territorio».

Il progetto prevede tre principali casi d’uso: la gestione delle fasi del ciclo di vita degli appalti pubblici, coordinata dalla regione Marche,  l’analisi e generazione automatica di atti amministrativi, a cura della regione Umbria, l’avvio di istanze e delle successive attività istruttorie per bandi di contributo e avvisi coordinato dalla regione Abruzzo. A questi si aggiunge un quarto caso d’uso trasversale, volto a garantire l’adozione di soluzioni IA conformi agli standard etici e normativi, grazie all’introduzione di specifici indicatori di performance per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia dei sistemi sviluppati.

 

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