Spaccio di eroina, scoperti
scatta l’inseguimento per le vie della città:
due pusher in carcere

La droga e il denaro sequestrato

I poliziotti della Squadra Mobile Sezione Antidroga hanno stroncato un traffico di eroina che si stava verificando da tempo e costantemente sulla piazza di Brecce Bianche, mettendo a segno un doppio arresto per il reato di concorso in detenzione di sostanze stupefacenti, per un peso di 65 grammi diviso in 6 ovuli.
In manette sono finiti due tunisini di 48 e 42 anni.
L’operazione degli uomini della questura dorica è iniziata ieri sera quando, dopo una serie di indagini, intorno alle 22.30, hanno individuato al Piano i due tunisini a bordo di un’auto, che stavano rientrando in città dopo un approvvigionamento di droga che sarebbe stata immessa nel circuito dello spaccio anconetano.

Un momento dell’operazione

Subito è iniziato il pedinamento. La vettura dei due stranieri, che procedeva a forte velocità, passando anche con il rosso, si è diretta quindi verso piazza Ugo Bassi, per essere successivamente agganciata dalle tre auto civetta della Squadra Mobile.
I due però hanno iniziato una fuga ad alta velocità per le vie cittadine, mettendo a rischio la circolazione di veicoli ed eventuali pedoni fino a quando, con una tecnica chiamata a “tenaglia”, i poliziotti sono riusciti a circondare e a bloccare la vettura in fuga, una volta arrivati in via Cimetta, a Passo Varano.
Una volta bloccata la corsa i due tunisini, che ormai non aveva più vie scampo per la fuga, si sono barricati dentro l’abitacolo della loro auto.

Per evitare che potessero disperdere le prove o fare qualcosa contro gli agenti, i poliziotti si sono trovati costretti a infrangere i vetri della vettura e a bloccare i due per poi perquisirli.
I poliziotti hanno quindi trovato e sequestrato 64,40 grammi di eroina purissima oltre a 3.470 euro in contanti, ritenuto provento di spaccio.
I due arrestati, su disposizione del Sostituto Procuratore di Turno presso la Procura della Repubblica di Ancona, sono stati accompagnati e rinchiusi nel carcere di Montacuto dove tuttora si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.