“Rinascimento marchigiano”:
la mostra supera i 2mila visitatori

ANCONA - Alla Mole Vanvitelliana un’interessante opportunità culturale e di conoscenza del patrimonio storico e artistico del territorio per i cittadini e per i visitatori nel lungo ponte 31 maggio-2 giugno

Aperta fino al 15 giugno, ma con possibile estensione temporale in via di definizione, la mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede” alla Mole Vanvitelliana costituisce un’interessante opportunità culturale e di conoscenza del patrimonio storico e artistico del territorio per i cittadini e per i visitatori nel lungo ponte 31 maggio – 2 giugno.
La mostra difatti è aperta oggi pomeriggio dalle 15 alle 19, e domani, domenica e lunedì 2 giugno, Festa della Repubblica, dalle 11 alle 19.
«La mostra ha superato i 2.000 visitatori – sottolinea l’assessore alla Cultura, Marta Paraventi – e sono in programma conferenze di approfondimento di storia dell’arte in relazione alle opere esposte e visite guidate con i relatori nei prossimi giorni, il 5, 6 e 11 giugno alle ore 17».

La mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede” è a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi ed è focalizzata sulla valorizzazione e promozione del patrimonio storico artistico proveniente da chiese e musei dei comuni colpiti dai sismi del 2016-17 (area Sud della regione Marche) e del novembre 2022 (province di Pesaro Urbino e Ancona).
Le diciotto opere in mostra, tutte restaurate da professionisti marchigiani, sono di notevole interesse dal punto di vista storico artistico e vengono presentate in tre distinte sezioni articolate in ordine cronologico. Nella prima sezione, dedicata alle opere medievali, tra i grandiosi crocifissi lignei spiccano quello a rilievo su croce sagomata con cielo blu stellato realizzato per la chiesa paleocristiana dedicata al Santissimo Salvatore di Ancona (oggi Santi Pellegrino e Teresa, e quello di Matelica. La seconda sezione è dedicata alla pittura rinascimentale: oltre alle opere di Carlo Crivelli, Antonio Vivarini, Pietro Alamanno e Cola dell’Amatrice, si segnala la presenza di uno dei capolavori di Lorenzo d’Alessandro, la Madonna in trono col Bambino e sant’Anna, san Rocco e san Sebastiano (seconda metà del XV secolo).
La terza sezione, dedicata alle opere del XVII secolo, conclude il percorso con opere di Ludovico Trasi, Giuseppe Puglia detto il Bastaro, e l’olio su tela San Carlo Borromeo in gloria e santi (1625 – 1630) di Cesare Dandini (Firenze 1596 – 1657), la seconda anconetana in mostra, proveniente dalla chiesa del Santissimo Sacramento.

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