Proseguono i servizi ad Alto Impatto volti al controllo e al presidio del territorio disposti dal questore, d’intesta con il prefetto, nelle zone del Piano.
Il servizio si è svolto fin dalle prime ore di questa mattina e ha visto impiegati i poliziotti della questura con il team cinofilo e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia. Non solo controlli ma anche prossimità, soprattutto nelle zone di corso Carlo Alberto e piazza D’Armi dove il sabato mattina si registra la maggior affluenza di persone per la presenza del mercato rionale.
Le persone identificate durante il servizio sono state 146, di cui 52 con precedenti, mentre i veicoli controllati sono stati 59.
Tra questi, un boliviano di 37 anni, è stato sanzionato per ubriachezza molesta.
L’uomo ha attirato l’attenzione degli agenti in quanto in prossimità di un esercizio commerciale camminava barcollando. Al momento del controllo, è stata accertata la condizione di ebrezza alcolica.
Altra sanzione è stata elevata nei confronti di una donna di 50 anni che guidava senza la cintura di sicurezza. Le è stata anche sospesa la patente per una settimana.
Prosegue anche la lotta all’immigrazione clandestina e, durante il servizio, i poliziotti hanno proceduto ad effettuare un controllo amministrativo relativamente ad alcune dichiarazioni di ospitalità di stranieri e domiciliati in zona Piano. In particolare, a seguito di alcune segnalazioni, è stato controllato un appartamento di proprietà di un bengalese. L’abitazione si presentava in carenti condizioni igienico sanitarie ed i poliziotti riscontravano che, a differenza di quanto dichiarato in questura, l’uomo ospitava all’interno dell’abitazione 12 stranieri, stante la presenza di altrettanti letti stipati nel piccolo appartamento. Per il proprietario scatterà la sanzione amministrativa di oltre 2mila euro.
Inoltre, sono stati ben 2 gli ordini a lasciare il territorio nazionale che il questore ha firmato nei confronti di cittadini extracomunitari irregolarmente presenti sul territorio. Si tratta di due peruviani di 27 e 32 anni, che al momento del controllo di polizia erano privi di documenti.
«I quartieri, le piazze, sono luoghi di incontro e integrazione sociale, non di violenza gratuita – ha detto il questore Cesare Capocasa – che verrà sempre energicamente contrastata sia preventivamente che repressivamente per migliorare la qualità della convivenza civile del Piano».
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