
Maria Falappa
di Nicoletta Paciarotti
«Cara mamma, ho avuto tre giorni per supplicarti di non andartene».
Così inizia il lungo e struggente post con cui Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano, ha annunciato la morte della madre, Maria Falappa, classe 1952. Una donna concreta, forte, silenziosa. Sarta di mani d’oro, colonna dell’azienda di famiglia. «In questi tre giorni di calvario ti abbiamo sussurrato tutto ciò che per 53 anni non ti abbiamo mai detto – scrive il figlio – e ringrazio Dio per averci concesso questo tempo». In cucitura, accanto a suo marito Enrico (al taglio), Maria era il cuore del laboratorio. «30 mila clienti in 30 anni, ogni cliente ha un tuo capolavoro nell’armadio».
Non era un volto pubblico, ma tutto ciò che passava per quella sartoria portava il suo tocco. «Dicevi sempre che non avevi bisogno di andare in vacanza, perché la cosa più bella che ci poteva capitare era nascere a Filottrano, il paese più bello del mondo». «Faremo esattamente come ci hai insegnato», promette il figlio. E cita uno dei suoi insegnamenti d’impresa, semplice e preciso: «Non è l’azienda che paga gli stipendi, l’azienda maneggia i soldi ma ricorda che sono i clienti che pagano stipendi, fornitori, progetti e passioni». Dal mondo della politica, delle associazioni e dai cittadini, centinaia i messaggi di cordoglio. Maria si è spenta a 72 anni dopo un malore improvviso, lascia il marito Enrico, i figli Luca e Andrea e i parenti tutti. Il funerale lunedì 2 giugno alle 9.30 ala Chiesa Santa Maria Assunti di Filottrano.
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