Capriola decapitata:
«Nessuna prova che sia stato l’uomo»

CERRETO D'ESI - Proseguono le indagini: oggi l’autopsia sulla carcassa. Non si esclude alcuna ipotesi.

di Nicoletta Paciarotti

Proseguono gli accertamenti sul caso della capriola decapitata ritrovata sabato scorso in un campo tra Cerreto d’Esi e Matelica, a pochi metri l dall’abitazione di Danilo Baldini, delegato regionale della LAC Marche.

Dopo la denuncia formalizzata ai Carabinieri Forestali di Fabriano, il corpo dell’animale è stato sequestrato e oggi sarà sottoposto ad autopsia. Dall’ambiente investigativo si sottolinea che al momento non ci sono elementi certi sull’origine della morte.

Non sarebbero stati rilevati segni di arma da fuoco né evidenze riconducibili a lacci o trappole metalliche. La testa, secondo quanto emerge, presenta segni misti: da un lato uno strappo evidente, dall’altro una sezione della trachea che risulta tranciata, apparentemente con un taglio netto. Una condizione che potrebbe far pensare all’intervento umano, ma che non basta a determinare con sicurezza se la morte dell’animale sia avvenuta per mano dell’uomo.

Anche l’ipotesi dell’atto intimidatorio, rilanciata nei giorni scorsi dalla LAC, viene trattata con prudenza. Non sarebbero presenti fototrappole attive nella zona, se non una di proprietà dello stesso Baldini, che però non avrebbe registrato immagini utili. Ulteriori verifiche saranno necessarie anche per comprendere come l’animale sia giunto nel punto del ritrovamento.

Dalle immagini disponibili sembrerebbe un esemplare già svezzato, quindi in grado di spostarsi autonomamente. Il luogo del ritrovamento indebolirebbe l’ipotesi dell’atto intimidatorio. Pur appartenente alla famiglia Baldini, non ricade all’interno delle immediate pertinenze dell’abitazione: sarebbe esterno alla siepe che delimita la casa, a circa 100 metri di distanza e oltre 50 metri dalla strada più vicina.

Dettagli che secondo fonti qualificate renderebbero meno plausibile l’ipotesi di un gesto eclatante con intento intimidatorio, almeno per ora. Al momento, comunque, si procede con la massima cautela. Nessuna pista è esclusa.

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