Rinnovo dei Ctp, pronta
la lista “Quartieri in Comune”

ANCONA - Si vota il 28 giugno e su iniziativa delle presidenti del Ctp1 e 3 e di alcuni consiglieri che in questi anni si sono impegnati per far vivere questa esperienza partecipativa si presenterà per portare al voto le istanze anche dei movimenti di cittadinanza

La lista Quartieri in Comune

 

Quartieri in Comune” è una lista che si presenta alle elezioni per il rinnovo dei Ctp che si svolgeranno il prossimo 28 giugno ad Ancona. «Nasce dal basso, dai quartieri, su iniziativa delle presidenti del Ctp1 e 3 e di alcuni/e consiglieri/e degli attuali Ctp che in questi anni si sono maggiormente impegnati per far vivere questa esperienza partecipativa – si legge in una nota degli organizzatori – e che si è allargata in altri quartieri, incontrando in assemblee pubbliche cittadini e comitati; ad esempio nel centro storico il comitato porto città, a Collemarino il Comitato contro la chiusura del poliambulatorio, a Grazie Tavernelle il Comitato contro l’impianto di incenerimento. Una lista quindi aperta ai movimenti di cittadinanza, per costruire una reale partecipazione alle decisioni che riguardano la vita dei quartieri».

L’esperienza dei Consigli Territoriali di partecipazione (Ctp), eletti per la prima volta nel 2019, non sempre è stata positiva. «La precedente Amministrazione li ha poco considerati; quella attuale ancora meno perché addirittura ha ritardato la loro elezione di due anni e tre mesi. – prosegue ‘Quartiere in Comune’ – E denunciamo che, a distanza di due settimane dalla data di scadenza per la presentazione delle liste, ancora non è dato sapere quali siano le liste ammesse. E questo la dice lunga sulla considerazione che chi governa la città ha per le istituzioni partecipative. Noi crediamo nelle potenzialità dei Ctp e faremo di tutto, nonostante i ritardi intollerabili dell’Amministrazione, per farli conoscere e per presentare il programma della lista. L’esperienza dimostra che i Ctp, nonostante l’ostracismo delle Amministrazioni, si sono impegnati nel promuovere partecipazione, organizzando assemblee e raccogliendo le segnalazioni e le proposte dei cittadini, anche se il più delle volte sono rimaste senza risposta. In questo modo vogliamo anche contrastare, con i fatti e non con le parole, la disaffezione di tanti cittadini per la politica».

‘Quartieri in Comune’ significa che i Ctp e i cittadini «devono contare di più nelle scelte e che vogliamo costruire solidarietà fra i quartieri sui problemi comuni. – continua il comunicato – Per ottenere ascolto, attraverso assemblee, petizioni, iniziative, promuovendo una reale partecipazione delle comunità alle scelte collettive, non come eccezione ma come regola, per rendere trasparente l’operato pubblico, per esprimere le proprie istanze di vivibilità, diritto alla salute e ad un ambiente sano, di servizi e salvaguardia dei beni comuni, e per accrescere il senso di appartenenza e di co-responsabilità delle comunità. Questo significa: prossimità di servizi, spazi e momenti di socializzazione per vincere la solitudine e il malessere sociale, dove siano presenti spazi sportivi, circoli giovanili e spazi per i bambini affinché il quartiere diventi un luogo identitario e di aggregazione per coloro che lo abitano. Occorre un piano straordinario per le manutenzioni degli edifici e degli spazi pubblici, di strade, marciapiedi, giardini e parchi. È inutile che i Ctp o le scuole facciano le segnalazioni delle manutenzioni necessarie, se poi nel Bilancio del comune non vengono previste adeguate risorse finanziarie. È pertanto doveroso e rispettoso della volontà dei cittadini che il bilancio di previsione tenga conto delle risultanze delle assemblee e segnalazioni inviate dai Ctp. Ogni Ctp deve avere a disposizione luoghi pubblici per svolgere assemblee e incontri I cittadini devono potersi riunire per informarsi, confrontarsi ed elaborare proposte e progetti da far pervenire all’Amministrazione sulle scelte che li coinvolgono. È necessario riattivare le bacheche di quartiere che sono uno strumento importante per comunicare e informare gli abitanti» conclude la lista “Quartieri in Comune”.

 

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