Maltempo e danni, «non basta la pulizia
dei fossi ma va considerato il contesto
idrogeologico più ampio».

OSIMO – Dopo la pioggia di ieri con l’assessore Lorenzo Bottegoni, stamattina il consigliere comunale di maggioranza Fausto Maricioni con delega all’Adattamento del territorio ai cambiamenti climatici, ha svolto un sopralluogo in via Molinaccio. «Se vogliano attuare misure sostenibili nel lungo termine, è necessario mettere in atto un programma di generale riqualificazione del territorio, riducendo l'impermeabilizzazione, creare aree verdi e promuovere l'infiltrazione dell'acqua nel terreno»

da sin. Fausto Marincioni e la sindaca Michela Glorio

 

Pioggia e raffiche di vento ieri hanno sferzato anche il territorio comunale di Osimo. Questa mattina il consigliere comunale di maggioranza Fausto Maricioni con delega all’Adattamento del territorio ai cambiamenti climatici insieme all’assessore Lorenzo Bottegoni ha svolto un sopralluogo in via Molinaccio per monitorare il Rio Rosciano. «Ieri sera ad Osimo e nelle Marche abbiamo visto un altro evento meteorologico estremo, fortunatamente non troppo devastante (vero è che l’allerta meteo della Protezione Civile Marche attenziona anche l’intera la giornata di oggi). – scrive il docente Univpm e consigliere comunale – Scrivo questo post per rimarcare quanto il tutto sia connesso ai cambiamenti climatici in corso e quanto sia demoralizzante sentire discorsi semplicistici del tipo: “le alluvioni avvengono perché non si puliscono più i fossi e il clima c’entra poco“. Ebbene concentrarsi solo sulla pulizia dei fossi senza considerare il contesto idrogeologico più ampio, come la gestione del reticolo idrografico principale, può essere inefficace e, in alcuni casi, controproducente».

Marincioni spiega che «la pulizia dei fossi, seppur importante (nessuno lo nega), purtroppo non è più sufficiente a prevenire le alluvioni. Questo a causa di diversi fattori: (1) l’aumento dell’intensità e della frequenza degli eventi meteorologici estremi, (2) la cementificazione del territorio che riduce l’assorbimento dell’acqua piovana, e (3) la gestione inadeguata del bacino imbrifero e dei corsi d’acqua, non tanto la pulizia degli argini, che spesso favorisce l’erosione e l’aumento della velocità delle piene. I cambiamenti climatici stanno causando precipitazioni sempre più intense e concentrate in periodi brevi, con portate d’acqua superiori a quelle che i fossi, anche se puliti, possono gestire. Se vogliano attuare misure sostenibili nel lungo termine, è necessario mettere in atto un programma di generale riqualificazione del territorio, riducendo l’impermeabilizzazione, creare aree verdi e promuovere l’infiltrazione dell’acqua nel terreno (per esempio dove necessario ripristinare anche degli acquitrini)».

Il consigliere comunale di maggioranza fa osservare infine l’importanza di «adottare piani urbanistici che tengano conto del pericolo idrogeologico e che evitino la costruzione in aree a rischio. Su queste criticità proprio stamattina con l’assessore Lorenzo Bottegoni abbiamo eseguito un sopralluogo in via Molinaccio (frazione San Biagio di Osimo) riguardo l’erosione laterale del Rio Rosciano che sta sotto-scavando un tratto di strada».

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