“E se lo abbandonassero a casa tua?”
AnconAmbiente lancia la campagna 2025

SI INIZIA il 21 giugno, solstizio d’estate: luce, rinascita e decoro per migliorare qualità di vita e immagine del territorio

Antonio Gitto

Sarà il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, a segnare l’inizio ufficiale della nuova campagna di comunicazione di AnconAmbiente.
Una scelta tutt’altro che casuale. Il solstizio rappresenta la giornata più lunga dell’anno, il momento in cui la luce raggiunge la sua massima estensione e che sancisce l’inizio della stagione estiva. Ed è proprio questa luce a diventare metafora del messaggio che AnconAmbiente intende lanciare: aprire gli occhi, guardare la città con una nuova consapevolezza, riconoscerla come casa nostra.
Perché la città è lo spazio che viviamo ogni giorno e, in estate, anche quello che mostriamo a chi la visita. Un luogo che parla di noi. E il modo in cui lo trattiamo parla di chi siamo.
La campagna parte da un contesto significativo: nel 2024, tutti i Comuni serviti da AnconAmbiente (Ancona, Cerreto d’Esi, Fabriano, Sassoferrato e Serra De’ Conti) hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata, collocandosi tra i territori più virtuosi a livello regionale e nazionale. A titolo di confronto, la media registrata da Ispra per le regioni del Centro Italia, secondo i dati 2023, si attesta al 62,3%. Questo risultato ha consentito di aprire una nuova fase comunicativa: non più soltanto informare su “come” si differenzia, ma promuovere una riflessione culturale sul “perché” prendersi cura del proprio spazio urbano.
Alla base della strategia 2025 c’è infatti un cambio di paradigma. Il nuovo focus è il decoro urbano, inteso non come ornamento estetico ma come bene comune, espressione concreta di civiltà, rispetto e senso di appartenenza. Da questo principio nasce il concept della campagna, articolata attorno a una domanda semplice, diretta, provocatoria: “E se lo abbandonassero a casa tua?”
I due soggetti principali si sviluppano in ambienti domestici curati ed eleganti, fortemente in contrasto con l’elemento disturbante rappresentato da un rifiuto abbandonato.

Nel primo, un divano malandato campeggia nel centro di un salotto moderno e raffinato. L’invito è a immaginare di sedersi proprio lì. Un gesto inaccettabile se accadesse tra le mura di casa. Eppure è ciò che, con disattenzione o indifferenza, avviene nelle nostre strade ogni giorno. Il secondo soggetto colpisce ancora più nel segno: una camera da letto di design ospita un materasso sporco e consunto, in mezzo alla stanza. La domanda: “Immagina di dormirci sopra”. Il materasso non è casuale: è, secondo i dati di AnconAmbiente, il rifiuto più frequentemente abbandonato sul territorio, e per questo è diventato simbolo concreto del problema. In entrambi i casi, il messaggio è chiaro: la città è casa tua. Non trasformarla in una discarica. Rispetta te stesso, chi ci vive, e chi la visita anche solo per un giorno. Perché una città ordinata e curata non è solo più vivibile, è anche più accogliente e attrattiva.
Nei mesi estivi, infatti, i territori serviti da AnconAmbiente sono meta di turisti che scelgono queste località per la qualità dell’ambiente, la storia, il paesaggio. La pulizia degli spazi pubblici diventa quindi anche una forma di ospitalità, un segno di attenzione verso chi arriva da fuori. Una città curata racconta chi la abita. Per rafforzare questo messaggio, la campagna prevede anche un richiamo pratico e concreto: i rifiuti ingombranti non vanno abbandonati. Esiste un servizio gratuito, a disposizione di tutti, attivabile facilmente tramite il numero verde 800.680.800 o consultando il sito www.anconambiente.it dove avere tutte le informazioni e trovare orari e indirizzi dei CentrAmbiente, i luoghi deputati in cui conferire correttamente e gratuitamente questo genere di rifiuti. Il messaggio operativo è chiaro, diretto, inequivocabile: E’ gratuito, è semplice è doveroso.

«Con questa campagna – ha dichiarato il presidente di AnconAmbiente Antonio Gitto – vogliamo trasmettere un messaggio profondo: il decoro urbano non è un fatto estetico, è un fatto culturale. Le città che serviamo hanno già raggiunto risultati buoni in termini di raccolta differenziata. Ora è il momento di compiere un passo avanti: prenderci cura degli spazi pubblici come se fossero le stanze della nostra casa. Per noi, per chi ci vive, e per chi ci visita».
Per garantirne la massima diffusione, la campagna sarà supportata da una media strategy integrata, pensata per raggiungere pubblici diversi con linguaggi e strumenti appropriati. In televisione, sarà trasmesso uno spot in versione istituzionale sulle principali emittenti locali. Sulla stampa, la campagna sarà veicolata attraverso i quotidiani cartacei più diffusi e i portali informativi online delle aree servite.
Al cinema, per la prima volta, sarà proiettato uno spot emozionale prima delle proiezioni, sfruttando il momento di massima attenzione e coinvolgimento emotivo degli spettatori.
Con questa campagna, AnconAmbiente sceglie di non parlare solo di rifiuti, ma di cultura. Sceglie di non puntare il dito, ma di guardare tutti negli occhi, coinvolgendo i cittadini ad una riflessione condivisa. Perché la città è un habitat comune, un ambiente di relazione e accoglienza, uno spazio che merita dignità, attenzione, rispetto. Proprio come casa nostra.

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