Sospeso il Presidio Slow Food
per il Mosciolo Selvatico di Portonovo

ANCONA - L'obiettivo è di garantire la ripresa della specie

Il Mosciolo Selvatico di Portonovo, simbolo del territorio, sta affrontando una grave crisi. Per tutelarne la sopravvivenza, Slow Food Italia, insieme alla Condotta Slow Food Ancona e Conero, ha annunciato la sospensione temporanea del Presidio Slow Food. Una decisione necessaria per salvaguardare la risorsa e il futuro della pesca sostenibile.
La drastica diminuzione dei moscioli è dovuta a fattori ambientali, come l’innalzamento della temperatura del mare, e all’eccessivo impatto della pesca. Questa stagione si presenta con una scarsità allarmante di mitili di taglia commerciale, compromettendo l’attività dei pescatori.
I Presidi Slow Food nascono per proteggere la biodiversità e le tradizioni. Di fronte a questa emergenza, la pesca nella stagione 2025 è ritenuta troppo rischiosa. Raffaella Ponzio, responsabile del progetto Presìdi Slow Food in Italia, ha dichiarato: «Oggi dobbiamo prendere atto che pescarla e consumarla vorrebbe dire il contrario, cioè perderla del tutto». E’ necessaria «un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, pescatori, privati, ristoranti locali compresi e, solo per quest’anno, speriamo, evitare di pescare i moscioli selvatici, per sperare di rivederli in futuro».
La sospensione è un forte segnale d’allarme. Edoardo Baleani, fiduciario della Condotta Slow Food Ancona e Conero, ha ribadito: «Salvaguardare la biodiversità significa tutelare e cercare di garantire un futuro al mosciolo selvatico e, di conseguenza, all’attività di pesca ad esso collegata». Baleani ha aggiunto poi che «dallo scorso dicembre ci stiamo battendo per evidenziare alle autorità competenti che l’unica soluzione a breve termine per la crisi del mosciolo è la chiusura completa della pesca per la stagione 2025, spingendo parallelamente sulla richiesta dei ristori per i pescatori danneggiati da questa situazione».
La sospensione è temporanea, con l’obiettivo di garantire la ripresa della specie. Già avviate collaborazioni con il Comune di Ancona per cartellonistica informativa e con la Capitaneria di Porto per l’operazione “Mare Sicuro 2025”, mirata a prevenire prelievi non autorizzati.
L’auspicio di Slow Food è di riattivare il Presidio il prima possibile, per vedere il mosciolo tornare abbondante e continuare a promuovere una pesca sostenibile che valorizzi il territorio anconetano.

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