«Pacco “bomba” alle poste di Foligno»
Ma era solo l’aloe
delle suore di San Severino

L'EPISODIO in Umbria quando è scattato l'allarme batteriologico per il liquido verde uscito da due flaconi. Gli accertamenti hanno verificato che era solo un rimedio naturale spedito ad una ragazza dal monastero marchigiano

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Dove è scoppiato il pacco

Allarme per un pacco bomba alle poste di Foligno, scatta il protocollo per il rischio batteriologico, ma era solo aloe spedita dalle suore di San Severino. Ha tenuto col fiato sospeso dipendenti, residenti e anche le forze dell’ordine intervenute, lo scoppio improvviso, ieri, di un pacco in giacenza alle poste centrali di Foligno.

Dal pacco è fuoriuscito un liquido verde per cui subito è scattato il protocollo di emergenza Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) con i vigili del fuoco intervenuti in tenuta anticontaminazione. Evacuato l’edificio, messa in sicurezza l’area e tanta paura con ogni ipotesi aperta, da un allarme terrorismo fino alla bomba batteriologica.

Ma dopo i primi accertamenti, il presunto “pacco sospetto” si è rivelato tutt’altro: conteneva due bottiglie di aloe, una sostanza naturale inviata da un convento di suore di San Severino a una ragazza residente in città che probabilmente a causa del calore e della fermentazione è scoppiato. A provocare sospetti il fatto che il nome del mittente fosse poco leggibile.

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