Centri estivi e disabilità,
«il Comune ha attivato l’assistenza
anche nelle strutture private»

ANCONA – Se n’è parlato questa mattina in V Commissione consiliare, l’assessore Antonella Andreoli con il dirigente di settore ha spiegato di aver voluto agevolare le famiglie lasciando così «la possibilità di scegliere sul territorio dove iscrivere il proprio figlio. Tutto il servizio senza aumenti di tariffe è stato costruito sulla base delle esigenze manifestate dai genitori attraverso un sondaggio». Previste anche visite didattiche e uscite in spiaggia a Palombina

La sessione lavori odierna della V Commissione consiliare di Ancona

 

Con gli educatori dei centri estivi comunali, anche quest’anno per gli oltre 700 bambini iscritti di Ancona sono previste uscite didattiche e al mare presso la spiaggia attrezzata del Comune a Palombina. Ai ragazzini con problemi di disabilità che frequenteranno i centri comunali ma anche quelli privati, il Comune metterà a disposizione il servizio di assistenza. «Sono iscritti in tutto 130 bambine e bambini che avranno servizi di assistenza, 54 presso i centri estivi privati, 79 presso i centri estivi comunali e 11 sempre presso strutture comunali, 22 presso attività Happy Days, vale a dire attività svolte in piccoli gruppi o al mare o nei parchi» ha spiegato questa mattina l’assessore Antonella Andreoli durante i lavori della V Commissione consiliare.

Nell’ambito della disabilità, sono state propri le famiglie a chiedere di avvalersi sia di centri estivi privati che comunali «Abbiamo lasciato ampia disponibilità di scelta della struttura alle mamme e ai papà con educatori che vanno anche presso i centri privati con rapporto 1-1. – ha aggiunto il dirigente comunale di settore – Purtroppo c’è stato un blocco della formazione degli educatori, è una problematica nazionale, e abbiamo cercando in alcuni casi anche di fare un mix tra educatori e assistenti che ha portato anche a raggiungere giusto equilibrio tra gli educatori presenti anche per una maggiore amalgama tra i bambini in difficoltà rispetto a agli altri, offrendo la possibilità alle famiglie di scegliere dove mandare il proprio figlio tra centri privati e pubblici attivi sul territorio». Sono stati reperiti 100-120 educatori «e non è stato un lavoro banale – è stato rimarcato – Tutto il servizio è stato costruito sulla base delle esigenze manifestate dai genitori dei bambini attraverso il sondaggio svolto l’anno scorso a fine centri estivi. Sondaggio che ripeteremo quest’anno».

E siccome diverse famiglie avevano manifestato un alto indice di gradimento anche per un progetto di natura sportiva legato al Coni, il Comune ha deciso di proseguire in questo percorso con lo steso operatore piuttosto che avviare una manifestazione d’interesse. Nelle cinque settimane di attività dei centri estivi comunali sono stati inoltre mantenuti gli orari d’ingresso già prolungati nel 2024 nelle tre fasce orarie opzionabili e parallelamente in questo 2025 è stata prorogata fino alla fine di luglio l’attività dell’asilo nido estate come richiesto dai nuclei familiri mantenendo il servizio fino al 1 agosto con gli stessi orari svolti durante l’anno.

I Centri Estivi del Comune di Ancona si svolgono all’interno di 12 plessi scolastici, dal 1° luglio al 1° agosto 2025 con orario 7,45 – 16,30 con possibilità, per chi lo richiede, di uscire anticipatamente, senza usufruire del servizio mensa per chi lo richiede. I Centri estivi rispondono agli standard di qualità definiti dalla carta dei Servizi dei Centri Estivi Comunali. Il numero dei frequentanti per il 2025 è in significativo aumento. Parteciperanno infatti circa 700 bambini e bambine, contro i circa 420 dello scorso anno, i 419 del 2023 e i 353 del 2022. Aumenta anche la durata, che passa dalle 4 settimane degli anni scorsi alle 5 del 2025 (alla stessa tariffa). Significativamente aumentato è anche il numero di coloro che usufruiranno della mensa: circa 650, rispetto ai circa 350 dello scorso anno. Il servizio mensa dei centri estivi funziona con le stesse modalità di ristorazione in atto durante l’anno scolastico, e con lo stesso livello di qualità, sia in ordine alla cucina e alla distribuzione, sia in ordine alle tipologie di derrate alimentari, con forte prevalenza dei cibi biologici, come attestato dal “bollino d’oro” delle mense biologiche italiane, marchio di qualità assegnato dal Ministero dell’Agricoltura. Gli animatori sono previsti in numero di uno ogni 8 bambini per la fascia di età 3 – 5 anni e uno ogni 14 per la fascia di età 6 – 14 anni. Le persone con disabilità saranno accompagnate da un educatore/animatore in rapporto di uno a uno.

Nonostante l’implementazione dei servizi e degli orari, le rette sono rimaste le stesse degli scorsi anche con la cucina interna del comune che ha una garanzia migliore e di Fornitura. «Abbiamo potuto farlo perché abbiamo attinto a fondi per calmierare i costi e anche la fasce Isee sono rimaste identiche» ha evidenziato Andreoli.

(Redazione CA)

 

Centri estivi 2025: boom di iscrizioni

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