Conferenza Unesco a Parigi:
Fabriano sotto i riflettori

EVENTI – L’assessore alla Bellezza Maura Nataloni ha partecipato all’appuntamento incentrato quest’anno sull’analisi dei modi innovativi per integrare l'Intelligenza Artificiale con lo sviluppo della cultura, promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile

La conferenza Unesco a Parigi

 

Dal 23 al 24 giugno scorsi, i delegati di 350 Città Creative di oltre 100 Paesi si sono riuniti in occasione della XVII Annual Conference del Network Città Creative Unesco (Uccn), organizzata dall’Unesco in collaborazione con Enghien-les-Bains, Città Creativa appartenente al cluster Media Arts. La cerimonia inaugurale è stata presenziata da Mr Ernesto Ottone, Assistant Director-General for Culture of Unesco, Mr Philippe Sueur, Sindaco di Enghien-les-Bains, e Ms Denise Bax, Segretaria di Uccn che ha presentato un report dell’attività del Segretariato Uccn. Sul tema Cultura e intelligenza artificiale: Shaping the Future of Unesco Creative Cities, i rappresentanti delle Città Creative di tutto il mondo hanno analizzato modi innovativi per integrare l’Intelligenza Artificiale (Ia) con lo sviluppo della cultura, promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile.

Il programma della Conference ha presentato due momenti molto significativi: il Forum dei sindaci e la Fiera delle Città Creative. Il Forum dei Sindaci (o loro delegati) è dal 2015 una pietra miliare della Conferenza annuale dell’Uccn, che riunisce i leader delle città di tutta la rete per impegnarsi in un dialogo di alto livello sul ruolo in evoluzione della cultura, della creatività e dell’innovazione nello sviluppo urbano sostenibile. L’altro momento rilevante della Conferenza di quest’anno è stata la Showcase Stage (Fiera delle Città Creative), con cui è stato offerto alle città uno spazio per impegnarsi in scambi diretti, promuovere partenariati ed esplorare nuove collaborazioni. Riunendo i leader delle città, i responsabili delle politiche culturali e i professionisti dell’industria creativa, la Fiera ha incoraggiato il dialogo intersettoriale di partner diversi, promuovendo la co-creazione per affrontare le sfide comuni. Attraverso questi scambi si può comprendere come, sfruttando la creatività, si possa promuovere l’innovazione culturale, l’inclusività e la resilienza, rafforzando l’importanza di una crescita urbana guidata dalla cultura.

Sono stati selezionati 10 progetti, ai quali è stato concesso anche uno spazio espositivo per la presentazione. Fabriano ha partecipato allo Showcase con il progetto – tra i dieci selezionati – dell’European Paper Route, di cui è stata promotrice insieme ad Angoulême, e che coinvolge anche Barcellona, Heidelberg e Santa Maria da Feira, Creative Cities rispettivamente per Letteratura, Crafts and Folk Art e Gastronomia. Fabriano ha avuto grande visibilità, richiamando molto interesse attraverso il materiale espositivo cartaceo e la trasmissione del video Fabriano, Carta è Cultura 2024, proiettato in loop continuo, che documenta la firma dell’Associazione per il progetto European Paper Route, costituita a Fabriano, ma che presenta anche una bellissima città ricca di storia, di arte, di sapere e saper fare.

La Conference si è conclusa con l’annuncio della città che ospiterà la prossima edizione nel 2026: Essaouira, Marocco, Città Creativa per la Musica. Il Sindaco, Mr Tarik Ottmani, formulando il suo invito, ha dichiarato di aver voluto candidare la sua città perché ha riconosciuto il grande potere della creatività e della cultura nella trasformazione dell’economia e dello sviluppo urbano. «In un contesto globale in continua trasformazione – commenta in un nota l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni – la cultura si afferma sempre più come motore strategico di sviluppo sostenibile, coesione sociale e innovazione. La visione dell’Unesco per le Città Creative invita a riconoscere la centralità delle pratiche culturali e creative nel progettare città più inclusive, resilienti e dinamiche. Essere una Città Creativa non significa solo valorizzare il patrimonio storico e artistico, ma anche promuovere le industrie culturali, investire in formazione, sostenere la produzione contemporanea e attivare reti di collaborazione tra artisti, istituzioni, imprese e cittadinanza, generando opportunità economiche, attrattività territoriale e benessere sociale attraverso l’accesso alla bellezza, al pensiero critico e alla partecipazione civica».

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