Rapinano il benzinaio con un coltello:
condannati a 3 anni e 5 mesi

di Alessandro Luzi

Rapina alla stazione di servizio Ip sulla superstrada, a Tolentino: condannati due imputati. Per quei fatti che risalgono al 29 agosto dell’anno scorso erano finiti sotto accusa Andrea Amali, 42 anni, residente a Castelfidardo, e il 29enne Mattia Romagnoli, maceratese.

Il Tribunale di Macerata ha condannato entrambi gli imputati a 3 anni, 5 mesi e 900 euro di multa.

Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Barbieri, quel giorno i due imputati erano arrivati verso le 13,40 al distributore a bordo di una Fiat Multipla. Avevano fatto rifornimento e poi al momento di pagare si sarebbero avvicinati al benzinaio.

A quel punto Romagnoli avrebbe puntato un coltello all’addome del benzinaio e avrebbe detto: «Dammi il portafogli o ti ammazzo».

Il benzinaio, continua l’accusa, aveva fatto cadere il portafoglio a terra e Amali lo avrebbe raccolto mentre Romagnoli avrebbe continuato a puntargli il coltello contro. Preso il portafoglio, con dentro una cifra tra i 1500 e i 2mila euro, i due erano risaliti in auto per poi fuggire. Per evitare la cattura avrebbero modificato due lettere della targa dell’auto con dello scotch.

Cosa che sarebbe risultata inutile perché polizia e carabinieri li avevano poi bloccati a Porto Sant’Elpidio, poche ore dopo il furto. Oltre che di rapina i due imputati dovevano rispondere di aver alterato la targa dell’auto.

Romagnoli, difeso dagli avvocati Alessandro Marcolini e Raffaele Belogi, aveva offerto un risarcimento sia al benzinaio (500 euro) sia al titolare della pompa di benzina (2500euro). Il benzinaio aveva accettato la somma, il titolare no.

Quest’ultimo era parte civile al processo tramite l’avvocato Alessandro Verdicchio.

Per entrambi gli imputati il pm ha chiesto la condanna a 5 anni, 2 mesi e 800 euro di multa con le attenuanti generiche considerato il comportamento dell’imputato durante il processo. I giudici del collegio hanno riconosciuto le attenuanti prevalenti sulle circostanze aggravanti e sulla recidiva e condannato gli imputati al risarcimento del danno in separata sede. I giudici hanno anche riconosciuto una provvisionale per la parte civile di 2mila euro.

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