Ancona Entrate incrementa gli utili
e raddoppia la riscossione coattiva in 3 anni:
da 1,8 milioni a oltre 4,4 milioni

ANCONA – I risultati della società partecipata dal Comune sono stati presentati oggi a Palazzo del Popolo

Un momento della conferenza stampa

 

Qualità del servizio, efficienza della riscossione e sostenibilità economico-amministrativa. È il modello Ancona Entrate che incrementa l’utile, le riscossioni e il recupero. Per quanto riguarda la riscossione nel 2024 Ancona Entrate ha incassato 62,4 milioni di euro complessivi, in crescita rispetto al 2023, dei quali 21,2 milioni solo per la Tari, con una copertura ordinaria dell’88,5% dell’accertato, superiore di quasi 14 punti alla media nazionale. Raddoppiata la riscossione coattiva in tre anni: da 1,8 milioni (2022) a oltre 4,4 milioni (2024). Mantenuto alti i tassi di riscossione anche sulle entrate a recupero, con performance tra il 66% e l’80% su Imu e Tari accertate. L’efficienza di Ancona Entrate ha tenuto conto anche della diversità tra i contribuenti: chi dimentica, viene aiutato con solleciti bonari; chi ha difficoltà economiche, viene accompagnato con piani di rateizzazione; chi evade consapevolmente, viene sanzionato con fermezza. Tutto ciò per una azione basata sulla equità fiscale.

Obiettivo non è solo riscuotere, ma costruire un rapporto positivo con il cittadino, basato su ascolto, supporto e trasparenza. Nel 2024 oltre 13.000 persone servite allo sportello, con tempi di attesa medi sotto i 9 minuti; 7.299 chiamate gestite al numero verde, con un tasso di risposta del 96,8%, 7.800 utenti attivi sullo sportello online LinKmate, operativo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Ancona Entrate ha creato canali digitali semplici, intuitivi, accessibili a tutti, ma anche mantenuto un front-office umano e accogliente. Lo scopo è essere presenti dove serve, come serve, quando serve.

Ancona Entrate è una realtà con sostenibilità economico-amministrativa. Nel 2024 ha chiuso con un utile di oltre 321.000 euro. Il costo di struttura è contenuto nel 4% delle somme introitate, molto inferiore al range nazionale (3,8%–6,2%). Con soli 30 dipendenti sono stati garantiti risultati da realtà ben più grandi ed in maniera trasparente, documentato e misurabile. La partecipata quindi, dimostra che la riscossione non deve essere un peso per il cittadino, ma un servizio pubblico efficiente e responsabile con la qualità del contatto, velocità delle risposte, cura delle relazioni e responsabilità amministrativa.

«Giudichiamo positivamente il bilancio di Ancona Entrate per il 2024 alla luce dei risultati e del miglioramento delle prestazioni, senza incremento dei costi di gestione pur salvaguardando il bene comune e la riscossione – ha affermato oggi nel corso della conferenza stampa il sindaco di Ancona Daniele Silvetti che ha rimarcato anche il ruolo della partecipata per quanto riguarda la questione del gestore unico dei rifiuti -. Ancona Entrate potrebbe essere valido supporto per la gestione unica anche per la riscossione della tassa rifiuti essendo questa una realtà totalmente partecipata dal pubblico e per questo anche di maggior garanzia per i cittadini».

«Ringrazio i vertici di Ancona Entrate per il lavoro svolto aumentando il recupero dell’evasione fiscale e con un incremento di capacità di intervento a parità di costi e con risultati significativi – ha aggiunto l’assessore al Bilancio e partecipate, Giovanni Zinni -. La rateizzazione è indicatore importante per dimostrare la collaborazione da parte del cittadino; l’aumento di questa dato significa che l’utente ha volontà di adempiere. Così come entro 30 giorni è effettuata da Ancona Entrate l’azione di rimborso verso gli utenti e ciò dà credibilità alle istituzione».

«Il bilancio 2024 – ha affermato l’Amministratore Unico della società, Carlo Raccosta, – ha chiuso con un utile di 320.000 euro, un dato estremamente positivo. Venivamo dagli anni precedenti dove normalmente l’utile – che c’è sempre stato – era intorno ai 40 – 50.000 euro, per cui siamo molto soddisfatti. I rapporti con la cittadinanza sono favorevoli poiché la società non ha come obiettivo primario fare utili, ma ovviamente garantire il gettito al Comune. Il rapporto con il cittadino è quindi positivo. Per esempio per la Tari il Comune vive di una spontaneità notevole, per cui ordinariamente per esempio nel 2024 abbiamo incassato 19 milioni di Tari a fronte di circa 21 di accertato. e quindi c’è una adesione spontanea decisamente alta, attorno all’88%. A questa si somma l’attività di riscossione coattiva che ci porta una percentuale – sempre del 2024 – intorno al 66% mentre il recupero da una ricerca Ifel per il centro Italia mediamente ai attesta al 22%».

«Abbiamo in programma due nuovi progetti – afferma il direttore di AnconaEntrate Leonardo Giacchetta – che sono stati deliberati dalla Giunta, che riguardano il censimento del piano degli impianti pubblicitari. Si sta facendo tramite una società specializzata un censimento e la verifica di tutti gli impianti esistenti per accertare se sono regolari, autorizzati o meno. L’altro progetto riguarda il censimento dei loculi. Tramite una verifica della banca dati, accerteremo quali siano i loculi che sono scaduti per poi successivamente contattare l’utente per un eventuale rinnovo».

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