Il caldo non dà tregua: Ancona
da bollino rosso. «Serve l’ordinanza
a tutela dei lavoratori esposti all’afa»

CALDO bollente per i prossimi giorni: il Ministero della Salute e la Protezione civile regionale hanno inserito il capoluogo di regione tra le città più "hot". Mozione Pd in consiglio regionale per limitare il lavoro nelle ore centrali della giornata: «Quest’anno non possiamo permetterci gli stessi ritardi»

 

Sarà caldo da bollino rosso almeno per i prossimi 2 giorni ad Ancona. Il ministero della Salute e la Protezione civile regionale, nel loro bollettino di ieri, hanno inserito il capoluogo di regione  tra le città “in rosso” anche per domani insieme a Macerata, Fermo, Ascoli, Jesi e Fabriano.

Il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute (clicca sull’immagine per ingrandirla)

Le temperature non dovrebbero andare oltre i 32 gradi in città, ma quelle percepite sfioreranno i 34 gradi e l’allerta di massimo livello si ha quando condizioni del genere persistono  più giorni consecutivi. E ormai le temperature massime stazionano a livello ragguardevoli da più di una settimana. In Italia oggi sono diciassette città da bollino rosso. Il ministero della Salute ricorda che l’allerta di livello 3 indica «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive» e non solo gli anziani, i bambini molto piccoli e i malati cronici.

Il Pd Marche auspica che la Regione, senza attendere la fine di luglio, torni a riproporre per tempo l’ordinanza per la tutela dei lavoratori esposti al caldo.

anna-casini-e1593423356708-325x279

Anna Casini, consigliera regionale dem

«Quest’anno non possiamo permetterci gli stessi ritardi – dice Anna Casini, consigliera regionale dem – un’ordinanza sarebbe auspicabile anche alla luce della recente approvazione da parte della Conferenza delle Regioni, delle nuove linee di indirizzo nazionali per la protezione dei lavoratori dal calore. Per questo il gruppo Pd ha presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere l’adozione immediata di un provvedimento operativo. Riteniamo che quest’anno si debba agire in anticipo, anche alla luce delle temperature che non fanno altro che presagire caldo intenso nei prossimi giorni, e che il cambiamento climatico in atto necessita di azioni a tutela del lavoro.

La Regione deve emanare un’ordinanza che vieti il lavoro nelle ore centrali della giornata quando i livelli di rischio sono alti. I lavoratori non possono essere lasciati soli sotto 40 gradi.

Non è una battaglia ideologica: è una questione di sicurezza e dignità del lavoro. Non vogliamo più vedere operai, braccianti, muratori costretti a lavorare sotto il sole cocente senza alcuna tutela reale».

bollettino-calore

Il bollettino emesso ieri della Protezione civile delle Marche

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X