Evasione Laterna Azzurra, Baldelli (Fdl):
«Ferita aperta, lo Stato sia implacabile»

Antonio Baldelli.

«La fuga di Andrea Cavallari, condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo, è un fatto di estrema gravità che colpisce al cuore la coscienza del Paese, e in modo particolare la comunità marchigiana. Un episodio che riapre una ferita che non si è mai rimarginata. Sei vite spezzate in quella tragica notte dell’8 dicembre 2018 non possono essere ulteriormente oltraggiate».

Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli, commentando l’evasione dal carcere alla Dozza del detenuto (26anni) che avrebbe approfittato di un permesso concesso dalla Magistratura di sorveglianza per discutere la tesi di laurea a Bologna, accompagnato solo dai genitori e privo di scorta della polizia penitenziaria.

«Ricordo – aggiunge Baldelli – come alcuni indagati, intercettati durante la custodia cautelare, proferirono senza vergogna frasi del tipo: ‘Quelli sono morti, ora pensiamo a noi’. Per questo motivo ho scritto ai ministri Nordio e Piantedosi, affinché si dia il massimo impulso all’accertamento dei fatti e alle ricerche necessarie per catturare al più presto l’evaso e restituirlo alla giustizia».

«Non possiamo permettere che chi si è reso responsabile di crimini così gravi approfitti di permessi per sottrarsi alla pena. Occorre garantire pene certe e controlli rigorosi, per rispetto delle vittime e delle loro famiglie, ma anche per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini».

«Confido che le Autorità competenti sappiano dare una risposta ferma e rapida a questa fuga intollerabile. La memoria delle giovani vittime di Corinaldo e la dignità dello Stato impongono rigore e determinazione», conclude Baldelli.

Sull’episodio la Procura di Bologna, in coordinamento con quella di Ancona (ufficio competente per l’esecuzione della pena), procede per il reato di evasione. Le indagini sono seguite dalla polizia penitenziaria.

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