Problema parcheggi e smog:
«Il Comune riporti
il Pums al centro del dibattito»

ANCONA – Lo chiedono all’unisono le associazioni culturali e ambientaliste Ankon Nostra, Circolo Naturalistico “Il Pungitopo”, Comitato Mezzavalle Libera, Comitato Porto Storico Ancona, Italia Nostra Ancona, Portonovo per tutti, Salviamo il Paesaggio

L’area del parcheggio San Martino

 

 

E’ sempre d’attualità il problema dei parcheggi per il centro di Ancona. «Il dibattito sul Parcheggio San Martino si è allargato all’intero centro storico coinvolgendo residenti, commercianti e professionisti. Tutti chiedono più parcheggi, con motivazioni spesso opposte. A queste “categorie” si aggiungono i pendolari, ed inoltre ci sono le emergenze dovute ai cantieri in essere, fermi o da avviare a breve con l’eliminazione ancora per molto tempo di decine di posti auto. I residenti chiedono l’aumento esclusivo dei posti auto nel centro storico, da affiancare alla Ztl (Guasco e Capodimonte), commercianti e professionisti parcheggi in zona portuale. – fanno osservare in una nota le associazioni culturali e ambientaliste Ankon Nostra, Circolo Naturalistico “Il Pungitopo”, Comitato Mezzavalle Libera, Comitato Porto Storico Ancona, Italia Nostra Ancona, Portonovo per tutti, Salviamo il Paesaggio – Tralasciamo proposte bizzarre e irricevibili, come l’eliminazione del verde in Piazza Cappelli a favore di un parcheggio a raso. Da parte sua il Comune sta ipotizzando la costruzione di 5/6 parcheggi in prevalenza multipiano. In via del Faro, in via Birarelli, nel quartiere Adriatico (sopra il parcheggio ex Umberto I°?), a Capodimonte. Cui si aggiungono parcheggi in area portuale (al posto di alcuni binari della Stazione Marittima) e nei pressi del depuratore di Anconambiente. Per il parcheggio San Martino, il cui progetto è stato rivisto più volte, si parla ora di ben 200 posti, mentre per gestire le emergenze dovute alle ristrutturazioni edilizie, si era ipotizzata la creazione “provvisoria” di posti auto a raso sopra Piazza Pertini. Per un totale complessivo di quasi 1.200 nuovi posti».

Corso Garibaldi

Alle associazioni sembra che alcune di queste proposte e richieste «siano proprie più degli anni Ottanta, quando si preferivano le auto in sosta in Corso Garibaldi. Ricordiamo che Ancona è una città con un alto inquinamento dell’aria, per un terzo causato dal traffico auto, che deve diminuire nella sua componente privata. E’ l’obiettivo del Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) approvato dalla Giunta Silvetti nell’ottobre 2024 e in itinere per l’approvazione definitiva. Un piano che già non ci soddisfa, per aver tagliato drasticamente le previsioni di mobilità dolce (a piedi e in bicicletta): forse lo si vuole far diventare un pezzo di carta inutile? Il piano ha lo scopo di far calare del 12 % le emissioni di anidride carbonica prodotte dal traffico privato, incentivando il trasporto pubblico e gli spostamenti in bicicletta o a piedi. Per tutelare la vivibilità e la salute di tutti noi. Sul traffico privato ed i parcheggi, il Pums prevede di – fermare nei parcheggi scambiatori o di “cintura” le auto dei pendolari – diminuire la mobilità passiva dei residenti nel centro storico – aumentare le possibilità di sosta produttiva».

Corso Carlo Alberto 

Per il quartiere Piano le priorità nei parcheggi in centro «sarebbero, nell’ordine ai residenti, alla sosta breve produttiva, ai pendolari: da quel che si legge quotidianamente, invece, queste priorità sembrano cambiare o sovrapporsi, con l’unico risultato di chiedere maggiori nuovi parcheggi il più vicino possibile al centro. Parcheggi che, se non riservati ai residenti, attirerebbero inevitabilmente nuovo traffico di auto private per sosta non breve o di pendolari (come il parcheggio San Martino). A nostro avviso eventuali nuovi parcheggi nel centro storico vanno riservati esclusivamente ai residenti e va creata la Ztl per i quartieri Guasco e Capodimonte. La sosta produttiva veloce (1 ora) può essere aumentata a scapito della sosta a pagamento (strisce blu), mentre la sosta in centro per gli stalli residui (ossia extra sosta produttiva e non occupati da residenti), va pagata

ad un prezzo superiore a quello attuale, non adeguato da tempo. i parcheggi scambiatori sono il fulcro del Pums e di una nuova mobilità di Ancona assieme al trasporto pubblico. Il parcheggio degli Archi e quelli di Tavernelle hanno le caratteristiche giuste per servire l’utenza pendolare e anche la sosta produttiva oltre un’ora, purchè il collegamento con il centro sia mediante navette veloci, e non le linee bus tradizionali, che hanno tempi di attesa spesso lunghi e avrebbero bisogno di corsie preferenziali e onde verdi semaforiche. Il futuro parcheggio Verrocchio, con circa 250 posti, influirà poco come scambiatore, perché assorbirà parte di posti auto presenti a vario titolo in zona Stazione (mentre la Stazione Marittima sarebbe importante come punto terminale per il treno)».

Piazza Rosselli, stazione ferroviaria Ancona

Dopo aver analizzato le singole situazioni nei diversi contesti cittadini dicono la loro Ankon Nostra, Circolo Naturalistico “Il Pungitopo”, Comitato Mezzavalle Libera, Comitato Porto Storico Ancona, Italia Nostra Ancona, Portonovo per tutti, Salviamo il Paesaggio:«Come associazioni chiediamo che il Pums sia riportato dall’Amministrazione al centro del dibattito e della progettazione della mobilità di Ancona, e che prima della approvazione definitiva sia fatta una riflessione e condivisione con tutti gli stakeholder (tra cui associazioni e i nuovi Ctp) anche per recuperare le mobilità “dolci” (in bici, a piedi, in zone 30) che l’attuale testo sminuisce profondamente».

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