
Un momento dell’incontro con la Stampa
di Marco Benedettelli
La conclusione dell’intervento è per luglio 2027, il finanziamento complessivo per la sua realizzazione è di 17,538 milioni di euro. Questo il piano per il lavoro di recupero e adeguamento sismico del Palazzo storico del Rettorato del’Univpm, presentato oggi in conferenza stampa dai rappresentanti del mondo politico e universitario.
L’edificio di pizza Roma è inagibile dalla notte del sisma 2016, per importanti danni alle murature e alla copertura lignea, poi aggravati dal terremoto del novembre 2022.
I lavori di restauro, affidati alla ditta Torelli e Dottori, sono partiti ufficialmente lo scorso 24 marzo, in larga parte grazie ai fondi per la ricostruzione post sisma, con 12,3 milioni di euro stanziati dalla Struttura commissariale. «Sono finanziamenti sbloccati nel 2023 dall’Ufficio ricostruzione della Regione Marche», ha spiegato il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli.
Come illustrato da Michele Pompili, dirigente dell’Area edilizia dell’Ateneo, grazie ai nuovi lavori lo stabile, che ha una superficie di circa 5210 metri quadri, avrà un grado di resistenza sismica molto altro, di 0.75, così come migliorerà decisamente la sua sostenibilità energetica, diminuendo a un terzo il consumo rispetto al passato. Una volta concluso, l’edificio ospiterà circa una novantina di persone nei vari uffici.

Il sindaco Daniele Silvetti
Quello del restauro del Rettorato, ha ricordato il Pro Rettore Marco D’Orazio, è un’azione che si pone in un quadro di ridefinizione urbana dell’Università d’Ancona, sempre più al centro della città.
Il progetto s’inserisce in un disegno più articolato e prevede in fatti una connessione tra il palazzo storico del rettorato e l’altro edificio destinato a Univpm, l’ex “Palazzo di Vetro” della Provincia, tuttora in fase di recupero e destinato a ospitare anche gli uffici amministrativi dell’Ateneo e spazi per studenti e studentesse. «La corte interna e la futura piazzetta tra i due edifici si collegheranno a piazza Pertini e alla centrale Piazza Roma, creando un sistema di spazi urbani integrati, a servizio dell’intera comunità», hanno aggiunto i rappresentanti d’Ateneo. Come ricordato dal Direttore generale Univpm, Alessandro Iacopini, in questa fase l’Università politecnica delle Marche ha cantieri aperti per 70 milioni di euro, un investimento che si regge solo sul suo bilancio interno, possibile grazie a dei cofinanziamenti. Circa 50 milioni di euro dei 70 totali sono investiti proprio in questa nuova cittadella, tra ex Palazzo di vetro e l’ottocentesco Rettorato. Parliamo dunque di un tassello fondamentale nella ridefinizione degli assetti urbani tra città e università.

Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli
«Si tratta di un intervento che non solo restituisce un palazzo storico all’Ateneo, ma che riqualifica la città di Ancona e rimette a disposizione di tutti un edificio identitario, che fa da cornice a una delle principali e più amate piazze della città – ha sottolineato il Sindaco di Ancona Daniele Silvetti – Ancora una volta ci rendiamo conto di quanto la dimensione di Ancona Città Universitaria incida concretamente nella vita quotidiana del capoluogo e degli anconetani».
Per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli la restituzione del Rettorato alla città è un atto che fa di Ancona sempre più una città universitaria e che rende il capoluogo più forte, per una regione forte. Il restauro prevede una fase di demolizione, che secondo i programmi sarà conclusa entro ottobre 2025, mentre il completamento delle opere strutturali è per giugno 2026 mentre l’ultimazione dell’intero intervento è in programma per luglio 2027.

Michele Pompili


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