Riconoscimento nazionale
al ‘Teatro Giovani Teatro Pirata’:
«Unico nelle Marche»

REALTA' - Oltre 40 anni di esperienza e 19 comuni affiliati. Il Ministero della Cultura lo ha riconosciuto come centro di produzione per l’infanzia e la gioventù. Il presidente Giuliani: «Un punto di partenza verso nuovi obiettivi»

La direzione insieme ai rappresentanti dei Comuni coinvolti

Il Teatro Giovani Teatro Pirata conquista il primato. Dopo il riconoscimento nazionale del Ministero della Cultura, diventa centro di produzione di teatro per l’infanzia e la gioventù. È l’unico nelle Marche.

Il riconoscimento premia oltre 40 anni di esperienza al servizio delle nuove generazioni. Nato dalla fusione della storica compagnia Teatro Pirata di Jesi e dell’associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico, ha saputo radicarli nel territorio e promuovere il suo nome a livello nazionale. Oggi conta due sedi, gestisce le stagioni teatrali di tre teatri (il Moriconi di Jesi, il Misa di Arcevia e quello comunale di Montecarotto) e coordina inoltre la rete urbana, ben 19 Comuni, del Teatro Ragazzi.

Ora come centro di produzione, il Teatro Giovani Teatro Pirata potrà rafforzare l’obiettivo di connettere l’attività teatrale con quella educativa, coinvolgendo scuole, realtà formative, sociali e culturali, e di coniugare la produzione degli spettacoli con la programmazione e la gestione dei teatri.

Fabrizio Giuliani

Il presidente Fabrizio Giuliani ripercorre la nascita del progetto con la fusione nel 2015 tra la realtà jesina e quella di Serra San Quirico, per reagire insieme alla crisi economica e sociale scoppiata alcuni anni prima (nel 2008). «Da allora – spiega Giuliani – abbiamo lavorato con obiettivi chiari, senza scoraggiarci di fronte alle inevitabili battute d’arresto. La creazione di un Centro di produzione teatrale nelle Marche era uno di questi traguardi. Oggi rappresenta un punto di arrivo, ma da domani sarà un punto di partenza verso nuovi obiettivi. Continueremo a lavorare nel territorio, per il territorio e con il territorio.»

I numeri dell’ultima stagione raccontano un’attività intensa e partecipata: 16.550 spettatori complessivi e 123 spettacoli organizzati in 17 Comuni. Nel dettaglio, 89 recite dedicate agli studenti di ogni ordine e grado, con 11.498 presenze (+4% rispetto all’anno precedente), e 37 appuntamenti domenicali per le famiglie, che hanno richiamato 5.052 spettatori. La stagione di prosa del Teatro Misa di Arcevia ha registrato 548 presenze per 5 spettacoli, con un incremento del 13% di abbonamenti e spettatori provenienti anche da fuori comune e provincia. Al Teatro Comunale di Montecarotto, la rassegna tematica «Perdere la testa» ha contato 305 spettatori e 4 recite.

«Questo riconoscimento è il coronamento di un sogno che era già materia, era già la nostra modalità di approccio al lavoro, ma ora lo vediamo riconosciuto – aggiunge il  direttore artistico Simone Guerro – il nostro lavoro è pieno di sfide, economiche, artistiche e organizzative. A volte bisogna avere il pensiero a lunga gittata, decidere rapidamente e avere un’idea chiara. Un passo del genere però è impossibile se non si ha una storia, solide basi e competenza. Le nostre solide basi sono la fiducia che ripongono in noi le amministrazioni locali, la competenza è quella di tutto il nostro staff, giovane, dinamico e pronto ad accogliere nuove sfide. »

La scena di uno spettacolo

«Sono felice di un traguardo che permette alla nostra storia di compagnia teatrale di arricchirsi di un nuovo passaggio che dà maggiore stabilità al lavoro artistico in Italia e nella nostra Regione», conclude la direttrice Marina Ortolani, direttrice. «Da quarant’anni un’attività costante nel tempo, appassionata e dinamica, in stretta connessione con le comunità e le istituzioni del territorio, coronata dal riconoscimento formale del Centro di Produzione. Un approdo che non è un punto di arrivo, perché la nave pirata sarà sempre alla ricerca di nuove avventure.»

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