Crolli alla falesia del Passetto,
per metterla in sicurezza
servono 1,6 milioni di euro

ANCONA- Dopo la frana dello scorso inverno, ok della giunta comunale allo studio preliminare e alla scheda con la proposta di intervento per ottenere il finanziamento dal Ministero dell’Ambiente

 

Non è una novità che la Falesia del Passetto sia a rischio crolli e vada messa in sicurezza con la realizzazione di opere speciali. La Giunta comunale di Ancona ha pertanto approvato pochi giorni fa lo studio preliminare e la scheda per la proposta dell’intervento per la falesia di questa tratto di costa orientale da candidature alla richiesta di finanziamento tramite ReNDiS-web della Regione Marche per ottenere fondi dal Ministero dell’Ambiente. Le opere richiedono un investimento di spesa di 1.628.255 euro secondo lo studio elaborato dai tecnici comunali in via preliminare e propedeutico a presentare l’istanza di finanziamento ministeriale per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico con barriere paramassi e similari.

La falesia del Passetto è da sempre interessata «da pericolosi distacchi di materiale litoide a causa dei naturali processi erosivi e tettonici in atto considerato che la zona ricade all’interno di un area a rischio sismico elevato, pertanto la falesia potrebbe essere soggetta a fenomeni di crolli diffusi sismo-indotti» si legge nella relazione allegata alla delibera di giunta. II materiale precipitando sulla battigia, costituisce un serio pericolo sia per le persone che fruiscono della spiaggia e di quei manufatti storici presenti proprio alla base, vale a dire le grotte. «Questo fenomeno è anche la causa principale del l’arretramento del ciglio della falesia, fenomeno che mette a serio rischio la stabilità degli edifici pubblici e privati li presenti» evidenziano i tecnici.

L’ultimo distacco di roccia risale all’inverno scorso. «Il materiale crollato di dimensioni da centimetriche a metriche ha coinvolto alcune grotte causando danni strutturali oltre che danni ingenti alla strada di accesso all’area che attualmente risulta ancora interdetta alla fruizione» riepiloga la relazione. L’intervento da finanziare nel suo complesso ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza pubblica sia a monte (fenomeno dell’arretramento del ciglio di monte) sia a valle (fenomeni di caduta massi) in un tratto di falesia dello sviluppo di circa 200 metri lineari. La finalità è quella «di arrestare l’arretramento del ciglio della falesia dove viene messa a rischio la stabilità degli edifici ivi presenti, in particolare modo quelli di un’area della Marina Militare a monte della falesia diversi dei quali sono adibiti ad abitazioni; – prosegue la relazione – salvaguardare l’incolumità dei fruitori della battigia; salvaguardare i manufatti e le strutture presenti sulla battigia; ridurre il rischio della zona di falesia che in questa zona è classificato dal Piano di Assetto Idrogeologico ( Pai) ,dell’Autorità di bacino della Regione Marche, come R4 (grado massimo) e P4 (massima pericolosità geologica); restituire l’ area sottostante, ad oggi oggetto di ordinanze interdittive da e del Sindaco di Ancona, all’ accesso, balneazione e navigazione»

Tra l’altro, l’intervento di messa in sicurezza ricade interamente all’interno dell’area soggetta a dissesti gravitativi nell’ambito del bacino idrografico tra l’Esino e il Musone, gravata da vincoli paesaggistici e ambientali a salvaguardia di Monte Conero. Con molta probabilità per la prossima estate, se il finanziamento sarà concesso dal Ministero, le opere di protezione potrebbero già essere state completate tenuto conto delle difficoltà di accesso all’area e di quelle conseguenti alla tipologia delle lavorazioni che richiedono l’ utilizzo di uomini, attrezzature e mezzi altamente specializzati e non ultimo l’ausilio di elicotteri per il trasporto e la messa in opera delle reti e barriere paramassi.

L’ Amministrazione comunale di Ancona ha da tempo messo in atto interventi per ricondurre in sicurezza le ripide scarpate che caratterizzano la falesia dal Passetto al Duomo. «Negli anni a partire dal 1989 sono stati molteplici gli interventi che sono stati realizzati nel tratto di falesia che va dalla zona sottostante a Via Thaon De Revel fino alla “Grotta Azzurra”. – ricorda la relazione tecnica – Da sottolineare che fino all’ultimo intervento che ha interessato il tratto sovrastante la Grotta Azzurra, realizzato nel 2014, tutti i costi sono stati sostenuti direttamente dal Comune con un impegno economico stimabile in non meno di 6.000.000 di euro. Solamente nel 2019 il Comune di Ancona si è visto concedere un finanziamento di 2.600.000 euro per la realizzazione di un ulteriore intervento che a partire dalla Grotta Azzurra che consentirà la messa in sicurezza di una porzione di falesia nel tratto della stessa sottostante la zone del Cardeto». Ora questo nuovo intervento potrebbe essere determinante per definire la situazione.

(Redazione CA)

 

L’area della Falesia del Passetto (cerchiata) interessata dall’intervento di messa in sicurezza

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