
Lo Stadio Dorico
Lo Stadio Dorico si prepara a vivere una nuova stagione.
Con un comunicato stampa congiunto, Apd Ancona Women e Ssc Ancona Asd hanno espresso la loro soddisfazione per essersi aggiudicate la gestione quadriennale della struttura.
L’assegnazione è avvenuta attraverso un accordo in Associazione Temporanea di Imprese (Ati), basato su un progetto tecnico condiviso che unisce le visioni sportive delle due realtà, una femminile e una maschile, con l’obiettivo di valorizzare lo sport, il territorio e il ruolo sociale degli impianti pubblici.
Il cuore di questa nuova fase è il progetto “Dorico per tutti”. Non si tratta semplicemente di una co-gestione dell’impianto, ma di una visione comune e inclusiva che mira a trasformare lo Stadio Dorico in uno spazio aperto e partecipato per tutta la città.
Il focus sarà su diverse aree chiave: lo sport giovanile, con l’intento di promuovere l’attività fisica tra le nuove generazioni; progetti educativi e culturali, per fare dello stadio un luogo di apprendimento e crescita; e infine, iniziative sociali e inclusive rivolte all’intera comunità anconetana.
L’idea è quella di restituire lo Stadio Dorico alla città come un bene comune, capace di ospitare attività trasversali che vadano ben oltre il calcio. L’obiettivo è coinvolgere attivamente realtà del Terzo Settore, le scuole e i cittadini, rendendo l’impianto un polo di aggregazione e partecipazione.
Un aspetto fondamentale di questa nuova gestione è l’impegno di entrambe le società a operare senza richiedere contributi economici al Comune di Ancona. La sostenibilità del progetto sarà garantita attraverso l’utilizzo di risorse proprie, il coinvolgimento di sponsorizzazioni e l’attivazione di forme di partecipazione attiva per tutti coloro che vorranno sostenere questa iniziativa.
Nelle prossime settimane, Apd Ancona Women e Ssc Ancona presenteranno pubblicamente le iniziative e i dettagli del progetto “Dorico per tutti”, auspicando il supporto e la condivisione da parte dell’intera comunità. L’obiettivo comune delle due società è chiaro: «fare del Dorico un luogo vivo, aperto e al servizio della città».
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