Sono stati 149 i senzatetto ai quali il comune di Ancona ha fornito accoglienza temporanea nel primo semestre 2025. Il 30% di queste persone in grave stato di disagio e marginalità era di nazionalità italiana. «Un dato in aumento» ha fatto osservare questa mattina l’assessore Manuela Caucci, nel rispondere in Consiglio comunale ad una interrogazione a tema del consigliere di maggioranza Luca Marcosignori (Ancona Protagonista).
Caucci ha illustrato in sintesi il primo report per il servizio di accoglienza alberghiera per le persone senza dimora. «Il servizio di accoglienza – ha esordito – è gestito da una società che ha vinto il bando in scadenza ad agosto ma che verrà prorogato in attesa della nuova convenzione. Tre sono le strutture di accoglienza: l’albergo Cantiani di via Lotto, l’affittacamere in via Bartolo da Sassoferrato e 2 appartamenti in via Flaminia. Dei 149 ospiti, 41 hanno usufruito di proroghe ai 15 giorni ordinari».
L’assessore ha precisato che di solito alla scadenza dei 15 giorni gli ospiti vengono indirizzati in altre strutture a bassa soglia nei Comuni di Falconara, Jesi e Senigallia gestite dalla Caritas e da altre associazioni. «Il 27,5% degli accolti in questi primi 6 mesi dell’anno ha avuto bisogno di un altro accesso dopo essersi allontanati a testimonianza della situazione d’emergenza abitativa. – ha proseguito Manuela Caucci – Sono per lo più tutti soggetti vulnerabili con alcune patologie sanitarie e sempre più frequentemente si deve ricorrere all’accoglienza alberghiera in assenza di strutture più ampie. Di queste 149 persone 137 sono uomini e 12 donne. In genere la struttura mantiene sempre 3 posti per le donne abbiamo, Quasi un 30% è di popolazione di italiana a dimostrazione del fatto che le difficoltà sono frequenti anche nei residenti. Per il resto sono generalmente persone straniere che hanno fanno le richieste di accoglienza e sono in attesa di entrare poi nei percorsi Cas della Prefettura. Da alcuni studi effettuati, il maggiore flusso registrato in questo periodo è collegato ad un flusso migratorio importante che arriva dalla rotta balcanica».
(Redazione CA)
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