Cis, bilancio solido e investimenti record:
Catani lascia dopo cinque anni di rilancio

MAIOLATI SPONTINI - Il presidente uscente: «Essere uniti è l’unico modo per lavorare bene»

Lo staff del Cis

Si è concluso ieri il mandato di Marco Catani alla presidenza del Cis. Dopo cinque anni alla guida della società partecipata dai dodici comuni della Vallesina, Catani lascia un ente riorganizzato, più solido sul piano finanziario e più capace di guardare con fiducia al futuro.

Al momento dell’insediamento, nel 2020, il contesto era tutt’altro che semplice: una situazione economica delicata e la necessità di ricostruire fiducia tra presidenza, dipendenti e amministrazioni locali. Oggi la società presenta un bilancio consolidato, una disponibilità finanziaria che supera i 9 milioni di euro e, soprattutto, una struttura operativa efficiente e allineata agli obiettivi dei Comuni.

«Essere uniti è l’unico modo per lavorare bene – ha commentato Catani – e questo mandato ne è la prova. I risultati ottenuti sono frutto di un lavoro collettivo, nessuno escluso».

Marco Catani

Durante il quinquennio sono stati attivati investimenti sul territorio per oltre tre milioni di euro, mentre il lavoro sul fronte fiscale ha portato al recupero di circa 6,3 milioni di euro in crediti, con 830.000 euro di utili redistribuiti ai soci. Altrettanto significativa la riduzione del 70% dei consumi energetici della pubblica illuminazione, grazie a una politica attenta alla sostenibilità e al contenimento dei costi.Uno dei passaggi più importanti della gestione Catani è stata la riforma del Servizio Entrate, introdotta nel 2021. Con questo nuovo assetto, è Cis a farsi carico del rischio di insoluti, alleggerendo i Comuni da un onere complesso e garantendo maggiore efficienza.

Nel corso del mandato sono proseguiti gli interventi sulle reti gas e metano, con oltre venti opere di ammodernamento, mentre il servizio informativo territoriale è stato potenziato e integrato con i sistemi digitali regionali. Particolare attenzione è stata riservata anche alla promozione turistica e ambientale, con iniziative come “La Via dei Tesori” e la riqualificazione del parco fluviale Flumen. Sul fronte della gestione patrimoniale e dei servizi, è stato avviato il percorso per la riassegnazione della piscina Palablu ai Comuni soci e rilanciato il dibattito sulla gestione dei rifiuti, dopo le criticità registrate nella fase iniziale dell’esperienza con il gestore unico.

Il tratto distintivo di questi cinque anni è stato il dialogo costante e produttivo con i sindaci, una sintonia che non si interromperà con la fine del mandato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X