Matteo Ricci ascoltato dal pm per circa cinque ore, da questa mattina sino alle 15 passate, al comando provinciale della Guardia di finanza di Pesaro. All’uscita dalla caserma Ricci ha detto di aver «risposto ad ogni domanda. Sono molto soddisfatto. Ho raccontato tutto ciò che so rispetto ai fatti contestati e rispetto alla mia attività da sindaco. Ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti e portato un contributo ulteriore per l’accertamento della verità». Ricci ha poi concluso: «sono molto sereno e determinato».
Il candidato governatore del centrosinistra è arrivato intorno alle 10,35 accompagnato dai legali Aldo Valentini e Lucio Monaco, per essere sentito nell’ambito dell’indagine in cui è indagato per la vicenda degli affidi del comune di Pesaro tra il 2019 e il 2024 quando era sindaco. Presenti all’interrogatorio il pm Maria Letizia Fucci (presente il procuratore di Pesaro, Marco Mescolini).
All’europarlamentare del Pd viene contestato di aver ottenuto dei vantaggi in termini di popolarità grazie a presunti affidi illeciti a due associazioni no profit. A Ricci viene contestato il concorso in corruzione. In tutto 24 gli indagati, a vario titolo. Il candidato governatore ha da subito smentito di aver avuto un ruolo nella vicenda e ha detto di voler quanto prima dare la sua versione al pm.
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