Lauree in piazza, il saluto del rettore
Gregori: «Lascio l’ateneo
secondo in classifica Censis» (Foto/video)

ANCONA - La cerimonia per oltre 400 laureati della Politecnica. Ieri e oggi giornate di festa tra corone d’alloro solidali, applausi e tesi su intelligenza artificiale, salute e sostenibilità. Il rettore: «Orgogliosi di queste generazioni, pronte ad affrontare il cambiamento»

 

 

di Nicoletta Paciarotti

Due giornate di festa in Piazza Roma per celebrare i nuovi laureati dell’Università Politecnica delle Marche. Ieri e oggi si terrà l’edizione 2024 delle “Lauree in piazza”, la cerimonia pubblica dedicata alla consegna delle pergamene agli studenti che hanno concluso il proprio percorso nella sessione estiva. Circa 400 i protagonisti che riceveranno la corona d’alloro davanti a familiari, docenti e cittadini.

Un appuntamento diventato simbolo del legame tra Ateneo e territorio, che quest’anno ha avuto anche un valore istituzionale: è stato infatti l’ultimo saluto da rettore per Gian Luca Gregori, che chiude il suo mandato lasciando l’Università al secondo posto nella classifica Censis tra gli atenei statali sotto i 20mila iscritti.

«Celebriamo il talento e la responsabilità di una generazione che vuole essere parte attiva del cambiamento – ha detto ieri Gregori dal palco –. La conoscenza, l’innovazione e la sostenibilità sono gli strumenti con cui costruire un futuro inclusivo. L’Ateneo è orgoglioso di accompagnare questi studenti nel loro cammino».

Il rettore Gian Luca Gregori

Come da tradizione, la prima giornata è stata riservata alle lauree triennali di Agraria, Ingegneria e Scienze, mentre la seconda ha coinvolto i corsi di Economia, le magistrali delle professioni sanitarie e la laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia. Le corone d’alloro, distribuite gratuitamente prima della cerimonia, sono state realizzate dalle donne ospiti della comunità Papa Giovanni XXIII, vittime di tratta, grazie alla collaborazione con l’azienda agraria didattico-sperimentale dell’Università.

Le tesi discusse hanno affrontato temi di grande attualità, con un doppio orizzonte: innovazione tecnologica e sostenibilità. L’intelligenza artificiale è stata la protagonista più trasversale, applicata a economia, marketing, salute e robotica. Non sono mancati studi su oncologia, malattie neurodegenerative, diagnostica avanzata, ma anche strategie aziendali, cybersecurity e soluzioni smart per l’agricoltura e l’ambiente.

L’Ateneo ha registrato oltre 5.500 nuove immatricolazioni, con una crescita significativa degli studenti internazionali, ora oltre il 12% del totale (erano solo l’1% pochi anni fa). Su circa 17.000 iscritti complessivi, quasi 2.000 provengono dall’estero. Infine, a conferma della qualità dell’offerta formativa, arrivano anche i numeri di Almalaurea: il tasso di occupazione a un anno dalla laurea magistrale è dell’86,1% (contro una media nazionale del 75,7%), mentre a cinque anni si sale al 92,4% (media nazionale: 88,2%).

Un bilancio positivo, che chiude un ciclo e guarda al futuro con ottimismo.

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